LECCO – Il giudice ha accolto l’istanza per far decadere la misura di custodia cautelare, da oggi Daniele Bizzozero è di nuovo un uomo libero e come tale affronterà il processo a suo carico, ma nel frattempo il suo pensiero è per la Calcio Lecco: “Mi vergogno di quello che ho fatto, ma domenica prossima sarò in panchina a seguire la squadra. Voglio continuare con il progetto che ho iniziato e lavorerò per ricostruire la credibilità che purtroppo mi sono giocato”.
La notizia dell’arresto del patron Bizzozero per un suo coinvolgimento nell’inchiesta “Walking Card” era piombata come un fulmine a ciel sereno su via don Pozzi e pochi giorni anche la sede stessa della società sportiva era stata perquisita dalle Fiamme Gialle di Bergamo per un presunto falso in bilancio. Due inchieste separate, ma con il comun denominatore di far mettere in forse il futuro della Calcio Lecco. Con l’infuriare della tempesta di guai societari il patron aveva fatto sapere tramite il suo legale di volersi “dimettere da tutte le cariche per il bene della squadra” (anche se poi non si è proceduto con la nomina di un sostituto) e senza più nessuno pronto a pagare stipendi e spese per la quotidiana gestione, allenatore e giocatori hanno continuato ad allenarsi “dribblando” le difficoltà economiche fino a togliersi la soddisfazione della vittoria contro il Piacenza nella gara giocata la scorsa domenica al Rigamonti Ceppi. Vittoria che De Paola ha scelto di dedicare proprio al patron in quanto “l’unico in grado di togliere le castagne dal fuoco in questo duro momento” e Bizzozero sembra aver prontamente raccolto il suo appello perché non appena ricevuta la notifica del decadimento degli arresti domiciliari è tornato a parlare del Lecco: “Per quanto ho potuto ho seguito la squadra anche mentre ero ai domiciliari, so che i tifosi sono arrabbiati e hanno cantato cori contro di me, li capisco, ma non voglio tirarmi indietro, anzi domenica sarò in panchina per ricostruire la credibilità che mi sono giocato facendo quello che ho fatto”.
“Ho pensato di fare una furbata – racconta Bizzozero – e invece ora mi ritrovo solo pieno di vergogna. Non dico che mi pento perché sarebbe troppo semplice e troppo poco, per una stupidata mi sono giocato la reputazione costruita in una vita intera e ora questo senso di profonda vergogna me lo porterò dietro fino alla fine dei miei giorni. Per quanto riguarda la società, invece, sono tranquillo perché non ho ricevuto nessuna notifica dalla Guardia di Finanza di Bergamo e la pratica di aumento del capitale era stata seguita sia da un notaio lecchese che da un perito del tribunale. Non ho fatto niente di male con i conti della società, io non sono uno venuto qui per far fallire il Lecco, ho un progetto in cui credo e che voglio portare avanti ancora. Cerco qualcuno che mi aiuti, ma io non voglio abbandonare questa squadra che in questi due anni ho fatto crescere e che dal punto di vista sportivo ha dato e sta dando i suoi frutti”.
Daniele Bizzozero, quindi, ha le idee chiare, non è intenzionato a lasciare il Lecco e domenica prossima sarà in panchina insieme a mister De Paola per assistere al match contro il Ciliverghe: “Mister e giocatori hanno dimostrato di essere tutti con me, per la prossima gara mi siederò in panchina come dirigente. Prima ha piovuto sul bagnato, ma ora tutto si sta rasserenando”.