La delibera della Regione risale a luglio, ma l’operatività del cambiamento si sta definendo in questi giorni. Dopo la conferenza dei sindaci di un paio di giorni fa è stata definita la geografia della dislocazione dei mezzi sul territorio.
Il lecchese aumenta le ambulanze, acquisisce un’auto infermieristica e ne perde una medica. Questi in sintesi alcuni dei cambiamenti che dovrebbero diventare attivi a iniziare da gennaio 2012.
Novità anche al Pronto Soccorso che “girerà” alla guardia medica accanto (e pochissimo conosciuta e utilizzata) i codici bianchi.
In generale l’area lecchese migliora la propria copertura, a perderci a ben vedere è la Valsassina che non potrà più contare sui tempi corti di un’automedica dislocata a Bellano, mezzo destinato ad essere spostato al bivio di Fuentes dove sarà al servizio dell’area dell’alto lago.
Attualmente l’emergenza è coperta da 8 ambulanze che coprono ciascuna dodici ore. Il bando di selezione prevede 10 ambulanze con copertura di 24 ore e una ancora a 12 ore. Quella in più a orario pieno è destinata a Merate mentre l’altra a 12 ore a Lecco. Le novità sono state determinate dal numero di chiamate ricevute dal 118, ponderate sul numero della popolazione residente.
Si tratta di ambulanze condotte e gestite dalle associazioni di volontariato come la Croce Rossa e i vari Soccorsi. In teoria tutti dovrebbero essere confermati, ma il bando è aperto anche realtà non locali.
L’impegno complessivo degli investimenti Areu su tutta la Lombardia è di 18 milioni di euro.
Per il resto la provincia di Lecco è fortunata dal punto di vista geografico, perché oltre a contare sull’elisoccorso di Erba è alla giusta distanza pure per essere servita dagli eli di Sondrio, Bergamo e infine Milano per quanto riguarda la bassa Brianza.
Questo è ovviamente vero per le ore diurne.
Il principio adottato ormai da tempo a Lecco e ora in diffusione nel resto della regione è quello del rendez-vous. Ossia in prima battuta parte il mezzo di base (ambulanza) e poi se il medico non è subito a disposizione l’ambulanza prende il paziente e l’auto medica la incontra a metà strada. Questa diversa organizzazione è permessa anche perché si sta andando verso la teletrasmissione dei parametri vitali. Che già ora è applicata nella città di Milano e a Lecco riguarda solo le automediche, capaci di trasmettere alle unità coronariche un elettrocardiogramma e appunto altri dati importanti.
Restano ancora da definire la riorganizzazione degli infermieri e dei medici che rimarranno a disposizione dopo la chiusura del centro operativo lecchese. Si sa infatti che quello di Como servirà le due province.