LECCO – “L’accordo per la vendita della Calcio Lecco c’è, ma per ora non posso svelare i nomi degli investitori” sono queste le parole dell’amministratore unico Sandro Meregalli che riassumono il punto cardine della conferenza, durata oltre due ore, che si è tenuta venderdì nella sala stampa del Rigamonti Ceppi. Ad accompagnare Meregalli si sono presentati per la prima volta Salvatore Trunfio, presidente dell’agenzia Fifa Mediastar, insieme al socio Carmine Palumbo che, una volta definita la questione societaria, si occuperanno della gestione sportiva del Lecco.
“Siamo già al 15 luglio – dichiara Meregalli – purtroppo siamo arrivati molto lunghi, ma finalmente abbiamo trovato un accordo per la Calcio Lecco. Tengo a precisare che voglio operare nella massima trasparenza, mi presento qui con mia moglie e i miei due figli perché non ho nulla da nascondere e vorrei far capire a tutti che dietro alla vendita del Lecco non vi sono state ‘cose strane’, ma semplici trattative economiche non andate a buon fine. Finora ce ne sono state sei, quattro delle quali con compratori contattati da me, alcuni con serietà hanno detto ‘no’ subito, altri hanno fatto perdere tempo, ora voglio solo voltare pagina e iniziare il nuovo percorso nella totale serietà e trasparenza. Io non sono un uomo di Bizzozero, ero arrivato qui per aiutare il settore giovanile, per il quale ho messo soldi, poi mi è stato chiesto di dare una mano alla prima squadra e così ho fatto, l’unico mio rammarico è quello di essere stato lasciato completamente solo”.
Meregalli si rifiuta però, al momento, di fare i nomi dei futuri compratori della Calcio Lecco: “Gli investitori sono aziende della Brianza, ma non posso dire chi sono finché non si saprà in quale campionato giocherà il Lecco, questo perché alcune cose cambieranno in base a se sarà in serie D o tra i professionisti. La Legapro resta il nostro obiettivo, ma ora procediamo passo passo per completare l’iscrizione al campionato di serie D, il 22 andremo di persona a Roma per consegnare l’assegno circolare con i soldi che gli investitori ci hanno già dato. Procediamo sistemando una scadenza per volta, una volta consegnato l’assegno dovremo attendere il 26 luglio quando la Lnd dirà che il Lecco non è iscritto al campionato perché non ha presentato i pagamenti, noi allora motiveremo il ritardo e la domanda sarà accolta. Accettata l’iscrizione alla serie D allora faremo domanda di ripescaggio in Legapro, la disponibilità economica ce l’abbiamo già”.
Quello di venerdì è il terzo annuncio di accordo per la vendita fatto da Meregalli che, però, questa volta assicura essere “quella buona”: “Gli investitori ci hanno già dato le garanzie economiche, il passaggio di quote non è ancora stato fatto perché dobbiamo trovare la disponibilità di un notaio a redigere l’atto, ma ho in mano io una procura per la totale gestione delle quote, per questo chi mette i soldi può farlo tranquillamente anche senza aver firmato l’accettazione delle quote societarie”.
A prendere parola dopo Meregalli è Salvatore Trunfio, presidente di Mediastar: “Sono arrivato a Lecco perché conosco Sandro (Meregalli ndr) che mi ha chiesto di poter mettere a disposizione la mia esperienza per questo sarò il consulente di mercato sia per la prima squadra che per il settore giovanile. Da oggi lavoreremo per creare un gruppo competitivo, ovviamente tenendo in considerazione i cambiamenti da effettuare se giocheremo in D oppure in Legapro”.
Ad assistere Trunfio ci sarà il socio, coordinatore di Mediastar, Carmine Palumbo: “Sono stato personalmente a Firenze in Legapro e so per certo che il Lecco ha tutte le caratteristiche per poter giocare tra i professionisti. Affinché le cose funzionino servono tre cose: una società, la stampa e i tifosi, noi stiamo creando la società, mentre chiedo a stampa e tifosi di starci vicino anche nei momenti bui che ci potranno essere”.
Il fiume di parole spese durante la lunghissima conferenza stampa, però, non sono servite a dipanare tutti i dubbi dato che, a conti fatti, rispetto a ieri lo status quo non è cambiato: per il momento il Lecco ha semplicemente compilato e inviato le carte per la domanda di iscrizione alle serie D, ma non ha effettuato ancora i pagamenti richiesti dalla Lnd e, soprattutto, la società è ancora di proprietà di Daniele Bizzozero (con la differenza che ora l’amministratore unico dice di avere la procura per la cessione delle quote), i futuri compratori, ammesso che esistano, restano sconosciuti.
Quello che richiede Meregalli ai tifosi, dunque, è l’ennesimo atto di fiducia fino al 22 luglio quando si saprà se l’assegno circolare è stato o meno consegnato alla sede romana della Lnd.