Sono 400 i dipendenti dell’Azienda ospedaliera di Lecco ad aver avuto un sussulto dopo aver ricevuto una lettera dalla direzione che metteva in forse il loro part time. In realtà per nessuno ci sarà il ritorno al tempo pieno e solo ad alcuni verrà chiesto di rimodulare il proprio part time sulle esigenze di servizio. Nessun cambio di contratto, né di reparto, semplicemente la richiesta di disponibilità a lavorare indipendentemente o al mattino o al pomeriggio oppure in giornate specifiche come il sabato.
La faccenda riguarda i lavoratori e le lavoratrici prima a tempo pieno che avevano ottenuto il part time entro il giugno 2008. Per loro la legge “collegato al lavoro” 183/2010 aveva dato la libertà alle aziende di fare una ricognizione della posizione per verificare se le condizioni che avevano portato alla concessione al part time fossero ancora in essere. In caso contrario poteva scattare l’obbligo al ritorno al tempo pieno.
A norma appena pubblicata i sindacati CGIL, CISL e UIL inziarono una trattativa con l’Azienda ospedaliera provinciale di Lecco, culminata proprio con la garanzia che i part time sarebbero rimasti tali e quali, il personale non avrebbe cambiato reparto, sarebbe stata richiesta solo maggiore flessibilità nell’orario in quei comparti che prevedono servizi all’utenza anche nel pomeriggio o il sabato. Insomma a chi aveva turni solo al mattino oppure da lunedì a venerdì veniva domandata la disponibilità a lavorare in altri orari. L’accordo fu firmato lo scorso maggio. Ma le lettere sono partite solo recentemente scatendando ansie a chi non era pienamente informato e non poche polemiche al punto che oggi pomeriggio la triplice si è incontrata per stilare il volantino di chiarimento in distribuzione da domani sabato.