LECCO – Via Don Pozzi non trova pace. Questa volta la minaccia di un’imminente bufera si scatena dalle parole shock del direttore sportivo Tiziano Gonzaga: “ho bisogno di lavorare con un’atmosfera di tranquillità e chiarezza, se le cose non cambieranno, a malincuore sarò costretto ad andarmene”.
Nel dopogara della scorsa domenica Gonzaga si era mostrato ottimista e determinato nel portare avanti il progetto con l’attuale società, mentre a due giorni di distanza il messaggio per l’amministratore unico Sandro Meregalli è chiaro: “Dopo la partita contro la Pro Patria mi sono limitato a giudicare la gara, ai ragazzi non ho nulla da biasimare e ribadisco la mia soddisfazione nel vedere che in campo hanno dato il cento per cento, ma ci sono problemi organizzativi, con troppe interferenze esterne al mio lavoro e non so quanto ancora potrò andare avanti in questa direzione. Voglio che Meregalli sia più deciso nel prendere in mano le redini, ci deve essere chiarezza, capire chi comanda e voglio potermi occupare con tranquillità soltanto della parte tecnica, senza dover far fronte ad altre situazioni che sono un’inutile perdita di tempo”.
Gonzaga, dunque, lamenta interferenze esterne di varia natura che non gli permetterebbero di portare avanti con serenità il proprio ruolo: “Non ho avuto screzi né con Meregalli, né con altri, questo è uno stato d’animo mio, vorrei che mi venisse confermato che posso occuparmi tranquillamente solo di ciò che mi compete senza che altri ci mettano parola. Un esempio? La scorsa settimana ho perso un’intera giornata per la questione dello spostamento in bus verso Busto Arsizio: più di dieci giocatori abitano a un quarto d’ora da Milano, per questo mi hanno chiesto di non usare il pullman, ma di poter organizzare la trasferta in macchina, una questione di comodità, evitare di arrivare fino a Lecco per poi dover andare verso Varese. Eravamo già tutti d’accordo, ma mi sono ritrovato a dover spiegare in continuazione i motivi di tale scelta, in un momento come questo è inutile sprecare energie per questioni futili”.
Il ds bluceleste tiene a sottolineare che il suo malumore non riguarda lo scarso risultato raggiunto dalla squadra (il Lecco non ha guadagnato nessun punto in due giornate): “Io non sono uno che abbandona la baracca quando le cose vanno male, anzi sarebbe proprio questo il mio dispiacere. E’ vero, abbiamo zero punti, ma siamo partiti un mese dopo rispetto a tutte le altre squadre e già da una gara all’altra si sono visti miglioramenti. Il progetto l’ho ben chiaro in mente, lo voglio portare avanti, ma con le giuste condizioni”.
“Non ho ancora sentito Meregalli – conclude Gonzaga – aspetto di avere un confronto e che lui sia più esplicito nel dare direttive quando ci troviamo testa a testa. Mi costerebbe molto andare via, ma se le cose non cambieranno, io e chi è con me, saremo costretti a farlo”.