LECCO – Riceviamo e pubblichiamo la lettera di Ferruccio Gianola, gestore dell’Oasi Bar di Pescarenico, storico locale di via Pescatori. ‘Cippo’, così come lo conoscono tutti nel rione, aveva già denunciato al nostro quotidiano i disagi vissuti negli ultimi anni (vedi articolo) che rischiano ancora oggi di mettere in seria difficoltà la sua attività.
“Sono proprietario ed esercente da 31 anni di un pubblico esercizio e da tre anni a questa parte sono vittima di vessazioni di ogni tipo solo perché tre sere alla settimana tengo aperto il mio locale.
Nel luogo manzoniano per eccellenza mi vengono imposte restrizioni alla gestione dell’occupazione esterna di suolo pubblico, per la quale verso al Comune 1200 euro annui, costringendomi a ritirare i tavoli (quattro) e sedie (sette) alle ore 22 di sera, al contrario di quanto accade altrove. Alla faccia del turismo!
Il mio è uno degli ultimi esercizi pubblici di Pescarenico non acquistato da stranieri e non chiedo altro di poter esercitare la mia attività, riconosciuta come storica nel 2008.
Sperando che qualcuno mi aiuti in questo, porgo distinti saluti”.