LECCO – La Calcio Lecco è pronta a scendere in campo con una rosa di giovanissimi. Dopo il fuggi fuggi dei giocatori, per affrontare il Ciliverghe, mister Stefano Cuoghi avrà a disposizione gli otto giovani della Prima Squadra rimasti e undici juniores convocati per l’occasione. Questa mattina nella sede di via Don Pozzi (al buio e senza riscaldamento perché manca ancora la corrente) si è presentato anche l’amministratore unico Sandro Meregalli che ha voluto parlare prima da solo negli spogliatoi con i giocatori e poi con i giornalisti presenti alla consueta conferenza stampa del sabato.
“Voglio tornare un attimo su quanto successo con la Prima squadra – racconta Meregalli – condivido le motivazioni dei giocatori, ma non le modalità con cui hanno preso la decisione. Non scendo nei particolari perché dovrei dire le peggio parolacce e rischio querele, parlerò poi con loro in separata sede. Ho dato a tutti il benestare di non giocare se non se la sentono, compresi quelli legati alla società (Meyergue e Garofoli), ora la Juniores ha dato disponibilità per domani, spero che i tifosi siano comprensivi e che non se la prendano con loro perché non se lo meriterebbero”.
Inevitabile chiedere all’amministratore unico cosa pensa di quello che potrà succedere in merito alla sentenza di fallimento su cui il Tribunale si esprimerà a giorni: “Non so cosa succederà, ma il fatto di continuare ad andare in campo svincolando gli stipendi ‘pesanti’ è già presente nel piano industriale che abbiamo presentato in tribunale per chiedere l’esercizio provvisorio”.
In attesa della sentenza mister Cuoghi ha deciso di non rinunciare alla gara contro il Ciliverghe anche se ora a disposizione ha solo otto giovani della prima squadra (Salvatori, Santaniello, Colombo, Di Sarò, Parravicini, Marcone, Benedetti e Caraffa) a cui si aggiungono i giovanissimi della Juniores Recalcati, Porta, Loffredo, Cattaneo, Fiore, Boye, Buccellato, Mauri, Rota e Bernasconi e Cesarotti, due ragazzi nati nel 2000. Il modulo con cui giocheranno dovrebbe essere un 4-3-3 con Colombo come probabile capitano. Per alcuni dei ragazzi convocati sarà la prima volta che scenderanno in campo con una Prima squadra per una partita di serie D. Un vero battesimo di fuoco.
“Ho detto ai ragazzi – spiega Cuoghi – che nella vita ci sono delle opportunità che vanno colte, come questa. Giocare in un’occasione simile può essere un modo per mettersi in mostra. E’ capitato anche a me, quando avevo 18 anni il Modena era in B e stava retrocedendo, mi hanno fatto giocare le ultime nove partite, ho avuto modo di farmi notare e, difatti, due anni dopo sono andato a giocare al Milan”.
Mister Cuoghi, dunque, dunque preferisce vedere il bicchiere mezzo pieno e ha scelto di non tirarsi indietro pur sapendo che quella che andrà ad affrontare non sarà una sfida ad armi pari.
“Ho sempre detto – conclude il tecnico bluceleste – che sarei rimasto fino a quando c’erano almeno undici dei miei da mandare in campo, oggi ne ho solo otto e vengo meno alle mie parole perché ho pensato a lungo e lasciare mi sarebbe sembrato irrispettoso sia nei confronti degli otto rimasti che nei confronti dei tifosi che nonostante tutto continuano a sostenere la squadra”.