LECCO – “Il 2017 si è aperto nella morsa dello smog”. A lanciare l’allarme è Legambiente che denuncia come nel primo mese dell’anno in tutte le centraline delle città lombarde abbiano fatto registrare almeno cinque giorni di superamento dei limiti di polveri.
A Lecco e Sondrio, con 9 giorni di sforamento, va meglio che in altre province lombarde: Cremona segna il record negativo addirittura a livello nazionale, con 25 giornate oltre i limiti, vale a dire oltre il 70% di quelle consentite per tutto il 2017. A Milano, Pavia, Monza i giorni di aria irrespirabile sono stati 18, con picchi di 146 microgrammi per metro cubo.
Significativo anche il dato sui giorni consecutivi di sforamento: a Cremona 13, a Monza e Milano 12, a Lodi e Pavia 10, a Mantova 9.
Sono i dati contenuti nel dossier Mal’aria 2017 di Legambiente (qui il documento), che monitora l’andamento giornaliero delle polveri sottili rilevate nei capoluoghi di provincia. Si tratta di un quadro preoccupante, che ha ingenti conseguenze sulla salute dei cittadini, se si pensa anche ai rilevanti impatti sulla salute e i costi sanitari associati.
“Abbiamo consegnato a Regione Lombardia le proposte di Legambiente per tentare di uscire da uno stato d’emergenza che rappresenta ormai una condizione strutturale in ogni inverno – dichiara Barbara Meggetto, presidente di Legambiente Lombardia – Serve coraggio da parte di Regione nei prossimi mesi per risolvere le criticità e prevenire l’allerta smog, a partire dall’obbligatorietà delle misure d’emergenza, concordate nel Tavolo Aria, visto che ancora non tutti i Comuni dell’area critica hanno colto l’opportunità di fare fronte comune nella lotta all’inquinamento”.
Alla Regione si chiede, inoltre, di agire in maniera netta nella lotta alle emissioni, vietando la circolazione a tutti i veicoli diesel e, in un primo periodo di transizione, rifinanziando il bando per i Filtri Antiparticolato per i veicoli commerciali, precedentemente andato deserto.
“L’abbattimento delle emissioni in città passa anche attraverso la riqualificazione energetica degli edifici – spiegano da Legambiente – a tal proposito si chiede l’istituzione di un fondo di garanzia, utile soprattutto per le unità immobiliari di grandi dimensioni. Sempre nell’ambito dell’edilizia, è necessario che Regione metta al bando le caldaie a gasolio che, a parità di prestazioni, costano il doppio e sono 25 volte più inquinanti di una caldaia a metano. Nel settore del trasporto, secondo Legambiente, Regione dovrebbe destinare maggiori risorse ai servizi pubblici, per disincentivare l’utilizzo di mezzi privati. Far uscire le città dalla cappa di smog è una priorità”.