VALMADRERA – “La manifestazione svoltasi sabato a Valmadrera evidenzia come, ancora una volta, gli oppositori del progetto di teleriscaldamento proposto da SILEA SpA siano soliti utilizzare dati infondati e falsi per sostenere le proprie posizioni. Se è vero quanto le cronache dei media locali riprendono circa le affermazioni del portavoce degli organizzatori Mauro Dell’Oro, non posso non contestarle” afferma il presidente di SILEA SpA, Mauro Colombo che risponde così ai manifestanti in corteo per la seconda volta (vedi articolo) contro il progetto del Teleriscaldamento.
“In primo luogo – continua – è falso affermare che “l’inceneritore di Valmadrera è il terzo per anzianità in Lombardia e il settimo in Italia sui 42 impianti esistenti”. In realtà il termovalorizzatore di Valmadrera è il più recente realizzato in Regione Lombardia: le sue due linee sono state realizzate nel 2006 e nel 2008. altri impianti hanno effettuato solo dei parziali revamping. Inoltre, su 11 impianti lombardi, siamo i secondi in tema di migliori emissioni e tra i soli 5 impianti ad aver ottenuto la certificazione EMAS (migliore tecnologia, migliore gestione e migliore performance ambientale)”.
“In secondo luogo è assolutamente fuorviante affermare che “assommano a 47mila le tonnellate annue di rifiuti indifferenziati prodotti in tutto il Lecchese”. – sostiene ancora il presidente di SILEA SpA – Infatti, premesso che sono 48 mila, occorre considerare che al termovalorizzatore di Valmadrera sono trattate anche 9 mila ton di rifiuti ingombranti, 5.400 ton di frazione estranea del sacco viola, 2.500 ton di ‘plasmix’ (sempre proveniente dalla controllata Seruso, destinato unicamente alla termovalorizzazione per la produzione di energia elettrica), 1.000 ton di frazione estranea proveniente dall’impianto di compostaggio, 8 mila ton di rifiuti ospedalieri e 1.500 ton di rifiuti speciali non pericolosi provenienti da aziende del territorio. E se è vero che 26.500 ton arrivano dalle altre province lombarde per effetto del sistema di mutuo soccorso regionale, è altrettanto vero che noi inviamo agli altri impianti della regione 61 mila ton di rifiuti. Quindi mandiamo ad altri impianti più di quanto ritiriamo a livello regionale”.