Treni. Fragomeli interroga il Governo. “Ogni settimana un’aggressione”

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LECCO – “Più agenti di Polizia Ferroviaria e un migliore coordinamento per definire strategie comuni che garantiscano più sicurezza per passeggeri e personale viaggiante sulla linea ferroviaria Milano – Lecco – Sondrio – Tirano: questo è quanto chiedo con un’interrogazione al Ministro dell’Interno appena depositata presso gli uffici competenti. L’escalation di episodi di violenza avvenuti negli ultimi tempi sui nostri treni non è, a mio parere, da sottovalutare ma da affrontare tempestivamente, ricorrendo a tutti gli strumenti più efficaci”.

Gian Mario Fragomeli, deputato lecchese del Partito Democratico, vuole affrontare concretamente la questione legata al progressivo aumento di episodi di aggressioni nei confronti di dipendenti e passeggeri delle linee Trenord operanti sulla direttrice Milano – Tirano.

“Tra le regioni più colpite da questo aumento dei casi di violenza sui treni rientra anche la Lombardia: secondo le ultime statistiche, se negli ultimi tre anni si è registrata un certa diminuzione del numero di reati rivolti contro la proprietà (atti vandalici sui convogli e nelle stazioni con rottura di finestrini e porte interne, sedili divelti, toilette distrutte, lancio di sassi, azioni di writer), al contempo sono invece aumentati i casi di comportamenti aggressivi sfocianti in aggressioni fisiche nei confronti del personale o dei viaggiatori. In Lombardia si parla ormai mediamente di un caso a settimana. Dopo aver sentito la Prefettura di Lecco, ho deciso di farmi carico della questione chiedendo al Viminale di mettere a disposizione i mezzi che possano mettere al più presto un freno a questo fenomeno”

L’on. Gian Mario Fragomeli

“E’ doveroso – continua Fragomeli – che, tanto i dipendenti Trenord quanto le persone che il treno lo prendono quotidianamente per recarsi sul posto di lavoro – spesso anche con gravi disagi dovuti a ritardi e soppressione di corse – non siano costretti a “guardarsi le spalle” in un clima di inquietudine e di apprensione. E non possiamo non ricordare che questa linea – e in particolare modo il tratto Lecco – Sondrio – è normalmente utilizzata dai turisti che scelgono di passare le loro vacanze godendo delle eccellenze turistiche del nostro territorio. Come possiamo garantire loro una piacevole permanenza se devono avere paura a prendere un treno?”.

“Come sappiamo, numerosi uffici e presidi della Polizia Ferroviaria in tutto il territorio nazionale sono stati ormai definitivamente chiusi: il Posto di Polizia Ferroviaria di Sondrio, purtroppo, è uno di questi. Ciò fa sì che un’ampia parte della tratta ferroviaria Milano – Tirano si trovi ora ad essere scoperta rispetto ai normali controlli effettuati da un Corpo di Polizia competente. Come se ciò non bastasse, di tutti gli agenti precedentemente in servizio presso il Posto di Polizia Ferroviaria di Sondrio, solamente uno è stato trasferito nel presidio lecchese. Il numero di agenti in forza presso la Polizia Ferroviaria di Lecco è attualmente infatti di sole tredici unità”.

“Con la mia interrogazione – conclude il deputato lecchese – chiedo quindi al Ministro dell’Interno che, oltre a concordare con Trenord e gli altri soggetti gestori delle tratte ferroviarie interessate nuove modalità di sicurezza, si adoperi affinché, al più presto, lo stesso numero di agenti di Polizia Ferroviaria precedentemente in forze presso il presidio di Sondrio, venga riassegnato al presidio di Lecco, allo scopo di permettere una opportuna copertura del territorio e di garantire la piena operatività degli agenti su tutta la tratta ferroviaria in questione”.