Richiedenti asilo all’ex asl di Calolzio. Se ne parlerà lunedì in consiglio

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l'edificio della ex asl di Calolzio, che ipoteticamente ospiterà una ventina di richiedenti asilo
Il capogruppo Lega Nord Marco Ghezzi

 

CALOLZIO – Continua la contrarietà del gruppo di minoranza Lega Nord calolziese circa l’utilizzo, non ancora confermato, della ex sede Asl di Calolziocorte per ospitare alcuni richiedenti asilo provenienti dal centro del Bione, che a breve dovrà essere smantellato.

“Abbiamo presentato un Ordine del Giorno, che sarà discusso lunedì sera 31 luglio in Consiglio comunale  – esordisce il capogruppo Marco Ghezzi –  chiediamo precise garanzie nell’eventualità che un immobile comunale debba essere utilizzato a tale scopo, a seguito della decisione (non condivisa con le minoranze) di aderire allo Sprar. Invitiamo la maggioranza ad approvarlo nel solo interesse  dei cittadini di Calolziocorte”.

l’edificio della ex asl di Calolzio

 

Di seguito il testo integrale dell’ordine del giorno:

Preso atto che la Giunta negli scorsi mesi ha aderito allo Sprar e che in questo modo si è resa disponibile a fornire alloggi a cittadini stranieri richiedenti asilo e/o a profughi. Il Consiglio Comunale ritiene fondamentale valutarne tutte le possibili implicazioni, in particolare quelle relative alla sicurezza e agli aspetti socio-sanitari. Impegna quindi il Sindaco e gli assessori competenti a presentare una relazione dettagliata, sentiti il Comando dei Carabinieri di Calolziocorte e la Polizia locale, che dimostri l’assenza di qualsiasi criticità. Ribadisce che gli ospiti della struttura dovranno avere ottenuto la protezione internazionale (status di rifugiato o protezione sussidiaria) e chiede che sia previsto un apposito registro comunale con i nominativi degli ospiti periodicamente aggiornato e consultabile dai consiglieri, che potranno anche ottenere la documentazione necessaria a verificarne l’identità e i titoli all’accoglienza. Considera imprescindibile che ogni eventuale proposta di individuazione di uno stabile da adibire allo scopo debba essere prima discussa e approfondita dalle commissioni competenti e successivamente approvata dal Consiglio Comunale, eventualmente sentite le osservazioni dei cittadini. Chiede, in particolare, che sia prevista la realizzazione di un progetto dettagliato della ristrutturazione che si intende effettuare sull’immobile individuato. E ritiene, per ragioni di economicità e buon governo del territorio, che l’intervento debba essere realizzato col fine ultimo di avere a disposizione, ad emergenza terminata, la struttura prescelta perfettamente funzionante per le esigenze dei cittadini di Calolziocorte, prevedendo la realizzazione di mini appartamenti da assegnare a Calolziesi e a stranieri residenti sul territorio da almeno cinque anni in momentanea difficoltà abitativa. Ritiene, inoltre, che l’eventuale convenzione con il gestore debba avere un termine non superiore a due anni, eventualmente rinnovabile per un massimo di due volte, e che debba essere immediatamente rescissa nel caso del mancato rispetto di una qualsiasi delle condizioni (includendo adeguata fidejussione per eventuali spese di ripristino). Il tutto nell’esclusivo interesse dei cittadini di Calolziocorte e nel rispetto dell’autonomia locale.