MILANO – Intorno alle 7 di questa mattina è deragliato il treno pendolari 10452 tra Segrate e Pioltello. Il convoglio, carico di persone, era partito da Cremona ed era diretto a Milano, il disastro è avvenuto alle porte della città, a Seggiano di Pioltello.
Sul posto sono giunti diversi mezzi di soccorso, decine le ambulanze intervenute insieme alle automediche, l’elisoccorso e i mezzi dei Vigili del Fuoco, oltre a Carabinieri e agenti di Polizia.
Secondo i primi accertamenti tecnici, spiega Trenord in una nota diffusa alla stampa, il treno 10452 (Cremona 5.32-Milano Porta Garibaldi 7.24) stava transitando regolarmente dalla stazione di Pioltello quando le ultime tre carrozze sono uscite dai binari. Rete Ferroviaria Italiana, responsabile dell’infrastruttura, sta valutando le ragioni dell’uscita dai binari. Il treno, è emerso in mattinata, avrebbe percorso circa 2 chilometri con le carrozze fuori dai binari, fino all’impatto di una delle tre vetture contro un palo che affianca la ferrovia.
La linea è interrotta. Il treno era pieno di pendolari e i soccorsi hanno lavorato senza sosta per più di due ore per estrarre tutti i feriti. Adesso spetterà alle forze dell’ordine chiarire la dinamica dell’incidente. Intanto è stata aperta un’inchiesta, l’ipotesi di reato è disastro ferroviario colposo.
Il bilancio parla di tre vittime e 46 feriti, alcuni dei quali in gravissime condizioni, trasferiti in una decina di ospedali. Attivate due linee telefoniche per informare i parenti: 02.77.584.184 e 02.77.584.892.
“Il nostro pensiero e il nostro cordoglio vanno innanzitutto alle famiglie delle vittime; esprimiamo la nostra vicinanza ai feriti e a tutte le persone che erano a bordo del treno”. Queste le prime parole dell’amministratore delegato di Trenord, Cinzia Farisè, giunta immediatamente sul luogo dello svio del treno partito da Cremona e diretto a Milano Porta Garibaldi.
Nel frattempo, le organizzazioni sindacali Cgil, Cisl, Uil, Filt, Fit, Uilt della Lombardia hanno chiesto “un incontro urgente con le aziende di trasporto ferroviario coinvolte e Regione Lombardia per fare al più presto chiarezza sulla dinamica dell’accaduto, per evitare che tali drammatici episodi si ripetano”.