“Del testacoda fatto dal Comune di Lecco in merito alla scelta di affittare il tetto della scuola Don Ticozzi per far istallare pannelli fotovoltaici a favore di un’Azienda privata (piuttosto che metterli di proprietà) ne abbiamo già parlato a ottobre. Torniamo sull’argomento alla luce della pubblicazione dell’Avviso d’Asta pubblica secondo quanto stabilito dalla delibera del consiglio comunale n.100 datata 26 settembre 2011. La soluzione di istallare pannelli di proprietà (da parte di tutte le amministrazioni) è infatti più saggia e utile al cittadino per diversi motivi.
Perché il GSE ha sì ridotto, negli ultimi mesi, gli incentivi del ContoEnergia (i rimborsi per l’energia prodotta e messa in rete) ma, contemporaneamente, sono calati e di molto anche i prezzi dei pannelli stessi.
Perché le Amministrazioni locali (tramite una società di Leasing) a costo zero (0!) possono fare l’impianto per sé senza rischi per il proprio bilancio. Infatti, (con una semplice garanzia sui pannelli di almeno 20 anni, cosa ordinaria) con i soldi degli incentivi, in soli 15 anni, si estingue il debito e si utilizza subito, gratuitamente, l’energia prodotta per la scuola che ora, invece, Lecco dovrà continuare a pagare.
La prova del nove di quella che appare come incapacità o superbia da parte del Comune di Lecco (un insegnamento per gli altri Comuni) è l’aver ignorato che la locazione finanziaria non andasse ad incidere minimamente sul Patto di stabilità ed i suoi vincoli. La pubblicazione del Bando, a nostro parere, è la dimostrazione della scarsa attenzione (per usare un eufemismo) riposta nei confronti dei soldi dei cittadini. Non è la prima volta, purtroppo, che s’inciampa in politiche superficiali, di sola immagine, utili a riempire secchielli bucati per restare con tasche piene di vuoto”.
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