CALOLZIOCORTE – “Ovunque è morto un Italiano per difendere la volontà, la libertà e la dignità, andate lì col pensiero perché lì è nata la Costituzione”.
E’ solamente uno dei tanti pensieri espressi questa mattina dai neo diciottenni dell’Istituto Lorenzo Rota di Calolziocorte che, in una cerimonia molto sentita, hanno ricevuto dalle mani dei sindaci di Calolziocorte, Cesare Valsecchi, e Olginate, Marco Passoni, la Costituzione Italiana.
“La giornata di oggi vuole fare in modo che siate sempre cittadini attenti e attivi nel corso delle vostre vite” ha detto la dirigente Sabrina Scola. “Oggi celebriamo un evento che vuole farvi capire quanto sia importante essere cittadini attivi perché possiate migliorare i nostri paesi e la nostra nazione” ha detto il sindaco Valsecchi. Il sindaco Passoni ha ricordato come, per essere cittadini attivi, basti cominciare dalle piccole cose: “E’ sufficiente iniziare a prendersi cura di un pezzetto del vostro paese. Nonostante i sindaci siano spesso demonizzati vi dico che prendersi cura del proprio paese è un lavoro bellissimo”.
La cerimonia che si celebra all’Istituto Rota è una tradizione introdotta dall’amministrazione calolziese cinque anni fa a cui ha sempre partecipato anche il comune di Olginate.
Dopo il breve corteo con i rappresentanti delle istituzioni civili e i rappresentanti dei Carabinieri è stato cantato l’Inno Nazionale. Quindi i ragazzi hanno letto alcuni articoli della Costituzione: “Ci siamo posti come osservatori e abbiamo scelto quelli maggiormente citati dallo scorso 4 marzo a oggi”.
Presenti anche una delegazione dei Carabinieri in Congedo, l’assessore all’istruzione Wilna De’ Flumeri e il vice sindaco Massimo Tavola: “Quello che vivete oggi è un rito che serve a toccarvi il cuore e farvi capire che, compiuti 18 anni, diventate a pieno titolo dei cittadini. Siamo contenti di aver pensato cinque anni fa a questa iniziativa che deve diventare ‘contagiosa’ e servire a far amare e avvicinare i giovani alla Costituzione. La società vi aspetta, spalancate le porte e siate protagonisti”.
Quindi a uno a uno i neo maggiorenni sono stati chiamati con il nome preceduto dall’appellativo “cittadino” e, prima della conclusione con l’Inno nazionale, gli insegnati hanno voluto lasciare ai ragazzi un ultimo pensiero: “Per far muovere la Costituzione c’è bisogno che ogni giorno le persone mettano il loro impegno e la loro volontà”.