LECCO – Riflettevo in questi giorni di cambiamenti romani e di richiami forti alla tradizione repubblicana sul rapporto tra istituzione e cittadini. Evito di annoiarvi con l’esito della mia indagine personale, ma ho colto la necessità di ravvivare e rendere più trasparente il rapporto tra il Comune e la comunità.
Parliamoci chiaro: io e la mia squadra ci mettiamo il massimo impegno con tutti i limiti soggettivi e oggettivi eppure avverto una sorta di diffuso e più o meno latente mugugno che spesso è contagioso e va oltre la realtà dei fatti. In questi giorni sarà approvato il rendiconto 2017 (che tante polemiche, anche fondate, ha suscitato) ed è un passaggio non ordinario della nostra attività, occasione di verifica di quanto fatto. Ho intenzione poi di procedere all’ormai troppo annunciato rinnovamento di Giunta. Non ho mai guardato alle singole persone con lo spirito del maestro che dà le pagelle, avendo sempre privilegiato nella mia storia politica l’azione collettiva.
Però si impone un cambio di marcia anche per rispondere alle osservazioni, critiche e proposte dei cittadini, delle categorie e della miriade di associazioni. Anche le squadre di calcio utilizzano i cambi per ridare leva ed efficacia al gioco, senza punire chi esce ma con la speranza che chi entra porti un suo personale contributo ed entusiasmo.
Ci aspettano due anni per finire il mandato e io mantengo vivo l’impegno di volerli caratterizzare non nel segno del tirare a campare, ma per lasciare una traccia e un disegno della Lecco del domani. Certo non può essere un’azione unilaterale, perché la partita va giocata con i cittadini, con gli operatori economici, con tutti coloro che hanno a cuore il destino di questa città, la qualità della sua vita e soprattutto quella tutela dei rapporti generazionali che sono assicurati da una politica che mette al centro la persona. Cioè il cittadino. Ciascun cittadino!
Virginio Brivio
Sindaco di Lecco