LECCO – L’esperienza del Dr. Sorriso. Il Lions Club Lecco Host e il Lions Club S. Nicolò si sono trovati in intermeeting presso l’NH Pontevecchio ad ascoltare l’esperienza professionale e di vita di un relatore d’eccellenza, un medico – scrittore, il dottor Momcilo Jankovic, che dal 1982 ha lavorato all’ospedale San Gerardo di Monza, di cui fino al 2016 è stato responsabile del Day Hospital del reparto di ematologia pediatrica, guadagnandosi il soprannome di Dr. Sorriso.
Oltre ad una importante e riconosciuta carriera clinica e scientifica, partendo da doti di carattere innate, ha dedicato molte energie a promuovere varie forme di “assistenza empatica” al piccolo paziente e alla famiglia nell’ostico percorso necessario ad affrontare le malattie onco-ematologiche, queste doti gli hanno permesso di esprimere a 360° il concetto di piccolo paziente e da quarant’anni cura i bambini leucemici nel reparto di oncoematologia.
Oggi è in pensione, ma continua a esercitare la professione. Fa parte del comitato di Bioetica dell’Istituto Nazionale dei Tumori.
Oltre a 500 pubblicazioni scientifiche su riviste nazionali ed internazionali, ha scritto libri e poesie. L’esperienza acquisita sul campo, in collaborazione con personaggi di grande impatto mediatico, è stata concretizzata anche dalla stesura di vari libri, l’ultimo dei quali ‘Ne vale sempre la pena’, rappresenta una sintesi del suo operato.
La serata si è dimostrata carica di emozioni e pathos, anche grazie alla formula usata di domanda e risposta tra i due autori del libro il Dott. Momcilo Jankovic e il coautore Salvatore Vitellino.
“Tutto ciò – spiegano dal Lions Club – ha permesso ai soci di conoscere ed apprezzare le doti umane di un Dottore che ha dedicato la sua vita professionale ai più piccoli, perché come dice il Dottor Jankovic, Ne vale sempre la pena! La serata si pone all’interno dei progetti di Service Lions del Centenario, in cui l’associazione conta di servire oltre 100 milioni di persone nel mondo nell’ambito di progetti inerenti la vista, l’ambiente la fame e i giovani”.