LECCO – Provo a non occuparmi degli echi dei rimpasti perché anche in ragione del tempo che manca alla chiusura del mandato sento il dovere, anche verso la maggioranza che mi sostiene, di cominciare a spiegare e ad informare i lecchesi sugli obiettivi raggiunti, alcuni dei quali assumono un valore di sicuro interesse e di una validità orientata al futuro. Lo farò in breve, ma sarà un esercizio che ci accompagnerà nei prossimi mesi. Una sorta di resoconto sull’attuazione del programma che faccia anche giustizia rispetto alla politica narrata con lo stile della commedia, dei protagonisti e delle… comparse. L’area dell’ex piccola velocità merita il podio perché approda a compimento dopo lustri e lustri diventando finalmente proprietà del Comune. Lunedì scorso il Consiglio Comunale di Lecco all’unanimità ha approvato l’acquisizione dell’area della Piccola al patrimonio del Comune. Un cammino tortuoso che però ci permette ora di ragionare sul suo utilizzo e di immaginare un progetto che cambi una zona cruciale della città. La contiguità con il Politecnico di fatto sancisce una sorta di contaminazione che dovrà essere sociale, culturale, generazionale. Si può finalmente immaginare quell’aggregazione tra studenti e coetanei che trasformino questo nuovo spazio in una sorta di città della gioventù. Pensiamo ad un luogo di eventi e convegni, a spazi attrezzati per lo sport ed il tempo libero in una visione per la quale le strutture non diventino una depandance dell’Università ma si richiamino al soggetto istituzionale. Oggi voglio dedicare queste note ai giovani e ai patti generazionali non scritti. Perciò secondo punto cito le parole del nuovo Prevosto di Lecco Don Davide Milani che disegnando e ripensando al futuro dell’Oratorio nell’ex area Faini lo immagina come luogo di incontro tra la platea tradizionale di chi vive la dimensione parrocchiale e religiosa con gli studenti ed i lavoratori che vengono da fuori. Quindi una struttura aperta che è la premessa per quella integrazione “pacifica” che dovrà connotare, al di là delle polemiche e delle previsioni dei partiti, la società degli anni a venire. Terza annotazione sull’area ex Broletto di Corso Matteotti, punto strategico per lo sviluppo della città e del quale il Comune è proprietario di una parte con la Fondazione Comunitaria del Lecchese che l’ha recentemente acquisito. Anche qui ritorna la prospettiva, chiamiamola giovanile, ed in questo senso siamo pronti a dare il nostro contributo a far nascere un centro vitale con spazi di lettura ed aggregazione, supporto a start up di imprese e coworking. Sono solo tre aspetti/luoghi che vanno oltre la carta e immaginazione perché proprio in queste ultime settimane hanno assunto una loro concretezza e la fiducia che in tempi ragionevolmente brevi avranno anche la loro visibilità. Nel segno dei giovani non come categoria a sé ma come cardine di una società nella quale l’anagrafe conta sempre meno e lascia il posto alle persone!
Virginio Brivio
Sindaco di Lecco