LECCO – “Declassata ad “ente di secondo grado” la Provincia di Lecco ha eletto un nuovo Presidente.
La controriforma delle Province è stata per irresponsabilità del Governo Renzi un intervento confuso e demagogico che anche il nuovo governo gialloverde non ha modificato l’insano metodo delle elezioni di secondo grado pur confermando a questo ente territoriale importanti competenze (es. gestione delle strade, edilizia scolastica, protezione civile, trasporti pubblici, pari opportunità…), senza fra l’altro conferire le dovute risorse per l’espletamento dei servizi.
La gestione della Provincia di Lecco in questi anni non è stata soddisfacente, una gestione senz’anima e senza progetto.
Ieri solo il 49,36% dei consiglieri comunali – contro il 74,76% della precedente elezione del 2014 – ha partecipato al voto.
Un voto fortemente caratterizzato da un inedito deprecabile “inciucio” che, stando alla scarsa partecipazione degli aventi diritto al voto, ha spinto i più all’astensione. In sostanza uno scarso voto che è uno schiaffo a chi ha convalidato, a dir poco, un’operazione melmosa, per non aggettivare in altro modo.
Anche da queste brutte e truffaldine elezioni emerge la necessità non solo di costruire una opposizione politico-amministrativa, sociale e culturale al centro destra, ma anche di lavorare per un’alternativa a sinistra del PD.
Gli “inciuci” devono lasciare il posto a una prospettiva politica chiara, che parta dai bisogni delle persone in carne ed ossa. Numerose sono le emergenze della nostra Provincia: messa in sicurezza del territorio, sanità, ambiente, trasporti, scuole, lavoro; intorno a questi problemi vanno costruite mobilitazioni e proposte.
Noi, mentre respingiamo sin da ora ogni alleanza ai soli fini di gestione del potere, per quanto riguarda le elezioni per il rinnovo di tutto il Consiglio Provinciale che si terranno nei primi mesi del prossimo anno, ci impegniamo a lavorare insieme a chiunque condivida questi obiettivi per rispondere ai reali bisogni del nostro territorio”.
Sinistra e Lavoro