“Dio su una Harley” di Joan Brady

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C’è poco da dire su questo (breve) romanzo. Si commenta da sé.
Per spingervi a leggerlo, vi citerò solamente qualche “perla di saggezza” che potrete gustare leggendolo.

 “Tutto ciò che succede, per quanto insignificante possa apparire, fa parte del flusso universale”.

“Se tu eliminassi tutti gli obblighi che ti sei assunta nei confronti di cose che non ti servono, la tua vita sarebbe molto più soddisfacente”.

“Non avere più niente da perdere ci porta a compiere le mosse più azzardate”.

 “L’ego è alla base di tutti i tuoi problemi: eliminalo, e dentro di te ci sarà spazio solo per la felicità”.

 “Non si può essere abbastanza onesti: o lo sei completamente, o non lo sei affatto”.

Trama. Un’infermiera sulla quarantina, un po’ in crisi, nota una sera sulla spiaggia, baciato da un raggio di luna, un uomo a cavalcioni su una potente Harley Davidson.
Cominciano a chiacchierare e quando lei gli chiede il suo nome, lui risponde: ‘Dio’. Dapprima la donna crede che sia scappato da un manicomio ma poi, a poco a poco, deve arrendersi: lui conosce proprio tutto della sua vita, appare e scompare in continuazione, fa cose che non sarebbero possibili a un essere umano.
Una storia semplice, un’incantevole favola che spiega il significato dell’amore universale.

 

Francesca Numerati