Chiuse le iscrizioni alle superiori, i Licei i più gettonati

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La Provincia di Lecco ha completato il lavoro di monitoraggio e analisi dei dati relativi alle iscrizioni alle classi prime delle scuole di ogni ordine e grado per l’anno scolastico 2012/2013, che si sono concluse il 20 febbraio.

I dati mostrano (Qui il report completo) come gli studenti delle classi terze delle scuole medie hanno scelto per il 39% di andare a un liceo, il 30% in un istituto tecnico, il 9% si è iscritto in un istituto professionale e il 22%  percorsi di istruzione e formazione professionale.

Dei 3413 studenti che hanno scelto di frequentare un percorso di studi in una scuola o in un’istituzione formativa della Provincia di Lecco, 2750 (l’80%) hanno scelto le scuole statali, 133 le scuole paritarie, 5 le scuole non paritarie e 525 i CFP.

I dati confermano la tendenza a preferire i percorsi liceali, già evidenziata lo scorso anno. Gli indirizzi scientifico e linguistico sostanzialmente si attestano sui numeri del precendete anno scolastico . Lo scientifico con opzione scienze applicate (senza latino) aumenta del 18%, soprattutto all’Istituto Badoni di Lecco, che passa da 24 iscritti a 64. In controtendenza il Liceo Agnesi di Merate, dove le iscrizioni privilegiano il liceo scientifico puro.  Tra gli indirizzi di istruzione tecnica, amministrazione finanza e marketing e informatica e telecomunicazioni evidenziano un leggero incremento di richieste, a fronte di una diminuzione per gli indirizzi turismo e costruzioni ambiente e territorio.

Le richieste per percorsi proposti dagli Istituti Professionali subiscono complessivamente una lieve flessione, che riguarda soprattutto l’indirizzo servizi socio sanitari, che registra una perdita del 35%. E’ da sottolineare un considerevole aumento di richieste per l’indirizzo Servizi per l’enogastronomia e l’ospitalità alberghiera, che riscuote un deciso successo.

Aumentano anche gli iscritti agli istituti professionali, i CFP, con un +15% rispetto all’anno scorso, che passano quindi da 458 a 525. Di questi, si registra il maggior incremento di iscritti nel percorso di operatore della ristorazione, che passano da 99 a 142, grazie alle performance del CFPA di Casargo e del CFP Aldo Moro di Valmadrera. In aumento anche le iscrizioni per operatore della ristorazione e operatore agricolo. Da segnalare un decremento di richieste per il percorso di operatore segretariale.

Conferma del gradimento per il liceo musicale, attivato dallo scorso anno presso il Liceo Grassi di Lecco, che anche quest’anno vede l’iscrizione di 23 alunni, impegnati in questi giorni nelle prove di verifica delle competenze musicali, necessarie per l’accesso a questo percorso liceale.

Ancora in diminuzione invece il liceo classico, che non riesce ad arrestare un’emorralgia di iscrizioni che, nel solo caso del Manzoni di Lecco ha visto in cinque anni il dimezzarsi degli studenti iscritti, nonostante siano state chiuse le iscrizioni all’indirizzo classico dell’Istituto Greppi di Monticello, aperto nel 2008, e le iscrizioni all’istituto Leopardi di Lecco risultino essere solo nove.

Inizia ora la delicata fase della formazione delle classi, che implica la verifica e la razionalizzazione delle iscrizioni registrate. Gli Istituti Superiori e i CFP valuteranno la corrispondenza del numero degli iscritti a quanto previsto dalle norme e gli alunni considerati in esubero verranno ripresi in carico dalle scuole secondarie di primo grado per l’iscrizione al percorso di studi scelto dalle famiglie in subordine, ma potrebbe anche rendersi necessario attivare azioni di riorientamento degli studenti.

«Possiamo dire – commenta l’assessore all’Istruzione Luca Teti – che l’attività della Provincia, articolata nella formazione, informazione e orientamento ha consentito alle famiglie, anche quest’anno, di operare una scelta la più ampia possibile, ben articolata e distribuita sul territorio. Sarà da monitorare l’evoluzione delle iscrizioni delle scuole paritarie, che dai 195 iscritti del 2010/2011 è passata ai 133 del 2012/2013, con una diminuzione del 32% circa. Ora il compito più complesso spetta ai Dirigenti Scolastici e ai docenti che dovranno provvedere alla formazione delle classi secondo la disponibilità degli spazi e con i limiti imposti dalla normativa sugli organici, attivando, se sarà necessario, tutte quelle attività di riorientamento degli alunni secondo le indicazioni dei rispettivi Consigli d’istituto».