Ottanta le persone sfollate a Casargo dopo la frana di martedì sera
Continua incessante il lavoro dei soccorsi
CASARGO – Sono ottanta le persone sfollate a seguito della valanga di fango e detriti che ieri sera, martedì, si è rovesciata in strada, mettendo nuovamente in ginocchio il piccolo Comune dell’alta Valsassina.
Lo comunica Areu, l’agenzia regionale emergenza urgenza, facendo il punto della maxi emergenza dovuta al violento nubifragio che si è scatenato intorno alle 19.
L’allarme alla centrale operativa è giunto alle 19.37 quando si è verificata una frana sul versante sinistro (salendo) della valle che sovrasta il comune. Solo qualche giorno fa, e precisamente giovedì scorso, era invece franato l’altro versante causando l’esondazione del torrente Val di Corda. Tantissimi i soccorritori saliti a Casargo per dare una mano alla popolazione nuovamente provata da un evento idrogeologico di devastante portata. Fortunatamente nessuna persona è rimasta ferita. Ingenti invece i danni, anche se è impossibile, al momento, effettuare una stima.
80 sfollati
Ottanta le persone sfollate. Di queste 70 hanno trovato alloggio alla scuola alberghiera CPFA di Casargo mentre due anziani, in villeggiatura in paese, sono rientrati a Sorico con i parenti. Anche sette persone che avrebbero dovuto trascorrere la notte a Margno, sono rientrate a Milano con mezzi propri. Una persona colpita da malore lungo la Sp 67 ha invece rifiutato il trasporto in ospedale. Lo stato di maxi emergenza è stato chiuso alle 23.35.
Il lavoro dei soccorsi
Questa mattina, mercoledì, soccorritori e volontari sono al lavoro, sotto la pioggia, per ripulire il paese da detriti e fango. Oltre ai Vigili del Fuoco, alla Protezione Civile e alle autorità sul posto stanno operando anche i tecnici del Soccorso Alpino stazione di Valsassina e Valvarrone. Una trentina gli uomini del Cnsas operativi per tutta la notte e ancora presenti a Casargo a presidio di persone, case e strade.