Tra una lezione e l’altra di inglese, arriva l’happy hour

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LECCO – Tra il mese di marzo e quello di giugno, il Polo territoriale di Lecco organizza due corsi di approfondimento in lingua inglese per arricchire il curriculum universitario dei propri studenti. Una formazione continua a 360° per fornire conoscenze e competenze linguistiche indispensabili per un professionista che si affaccia sul palcoscenico lavorativo.

“In linea con le attività di internazionalizzazione che negli ultimi anni hanno caratterizzato in maniera preponderante le azioni del Polo di Lecco – spiega la dottoressa Alina Cordova Bocci, docente dei corsi – si è deciso di proporre questa attività per aiutare gli studenti ad affrontare una serie di temi multidisciplinari e interculturali che possono rivelarsi di particolare utilità in un mondo sempre più globalizzato e multiculturale. La vera sfida del nostro secolo è trovare un terreno comune per interagire e uno dei principali obiettivi di questi corsi è quello di sviluppare un’adeguata consapevolezza su quegli aspetti della comunicazione che possono ovviare a questo tipo di problematiche. Questo articolato percorso linguistico-culturale mira dunque a creare un confronto tra culture diverse che favorisca da una parte la consapevolezza della propria identità e dei propri valori e dall’altra l’apprezzamento dei pregi e delle sfide legate alla realtà locale”.

Parallelamente alle attività didattiche, ieri, la dottoressa Alina Cordova Bocci ha organizzato un aperitivo in riva al lago per i propri studenti, ospite della Società Canottieri Lecco. Il presidente Marco Cariboni ha accolto la delegazione Politecnico – accompagnata anche dal prorettore Marco Bocciolone e dal delegato allo sport Francesco Calvetti – con grande gentilezza e ospitalità, presentando la struttura e i servizi della Canottieri e distribuendo gadget agli studenti.

I ragazzi, in tutto un quarantina tra italiani e stranieri, sono entusiasti dell’opportunità ricevuta e hanno espresso tutti grande apprezzamento per questo corso che, in primis, ha permesso loro di creare legami di amicizia tra colleghi appartenenti a diversi corsi di laurea e a diverse nazionalità, facendo diventare reale e tangibile il processo di integrazione.