Sequestrato, denudato e rapinato del cellulare, due arresti dei Carabinieri

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SAN DONATO MILANESE – I Carabinieri della Sezione Operativa della Compagnia di San Donato, hanno eseguito ieri (venerdì) un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal G.I.P. di Milano nei confronti di G.F. 35enne e C.E. 29enne, entrambi residenti a San Donato Milanese, pregiudicati, ritenuti responsabili di sequestro di persona, rapina aggravata, detenzione di arma da sparo e lesioni personali, commesse nella serata tra il 29 e il 30 maggio 2020 ai danni di un giovane 21enne residente a Milano.

Le indagini, condotte dalla Sezione Operativa e coordinate dalla Procura della Repubblica di Milano, basate sull’analisi delle immagini di videosorveglianza e sui riscontri scientifici dei sequestri elaborati dal RIS di Parma, hanno permesso di ricostruire come quella notte la vittima, dopo una discussione per futili motivi avuta davanti al bar di piazza Bobbio di San Donato Milanese con la sorella di uno degli indagati, mentre rientrava a casa a piedi in compagnia di un gruppo di altri giovani percorrendo via Emilia, all’incrocio con via De Gasperi, è stato raggiunto in strada dai due malviventi. I due, dopo aver sparato tre colpi di pistola in aria, hanno costretto il 21enne a salire sulla loro autovettura, dove l’hanno colpito ripetutamente al capo con il calcio della pistola cagionandogli un trauma cranico guaribile in 10 giorni.

I due arrestati, dopo avere sferrato calci e pugni anche a un altro giovane del gruppo di 23 anni e intimorito gli altri amici, hanno sequestrato il ventunenne portandolo in una zona campestre di San Donato Milanese dove, sotto la minaccia dell’arma, lo hanno costretto a spogliarsi completamente e a consegnare i propri vestiti e il telefono Iphone 7 plus: “ora paghi tu per tutti, se vuoi tornare a casa devi fare quello che ti dico io” era la minaccia fatta da uno degli indagati.

I rilievi tecnici, effettuati dalla sezione operativa sugli indagati ed elaborati dal RIS di Parma, hanno permesso di rinvenire, oltre ai tre bossoli di pistola utilizzati per intimorire i giovani, anche determinanti particelle di bario e antimonio sui capi di abbigliamento indossati al momento della rapina nonché tracce ematiche appartenenti alla vittima.

I Carabinieri della Stazione di San Donato Milanese, chiamati sulla linea di emergenza 112 da uno degli amici della vittima intorno alla mezzanotte del 30 maggio 2020, erano subito accorsi sul posto rintracciando solamente gli altri componenti del gruppo, tra cui un 23enne che era stato percosso con calci e pugni, mentre i due indagati si erano dileguati con la vittima.

I primi accertamenti avevano permesso sin da subito di identificare i due indagati che erano stati, all’epoca, immediatamente denunciati alla Procura della Repubblica di Milano. Gli arrestati sono stati associati al carcere di Milano San Vittore.

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