A Mandello l’incontro organizzato da Fratelli d’Italia con l’assessore regionale al Turismo Lara Magoni
Progressi e mancanze del territorio a livello turistico, per intervenire nel presente con lo sguardo a Milano-Cortina 2026
MANDELLO – Creare un sistema unitario e sinergico riconosciuto sotto il brand Lake Como in vista delle Olimpiadi di Milano-Cortina 2026: così si può riassumere quanto espresso nel corso della conferenza “Rilancio del turismo tra lago e montagna”, tenutasi presso la sala consiliare a Mandello del Lario in piazza Leonardo da Vinci su iniziativa del Circolo territoriale di Fratelli d’Italia.
I punti più discussi durante l’incontro, avvenuto venerdì 13 maggio alle 17.30 e moderato dal consigliere comunale mandellese Igor Amadori, hanno riguardato le strutture ricettive e le infrastrutture, con riferimento particolare alla navigazione. Presenti numerose personalità istituzionali, tra cui l’assessore al Turismo di Regione Lombardia Lara Magoni.
A dare il benvenuto ai presenti e ad aprire gli interventi il sindaco di Mandello Riccardo Fasoli che, oltre a elencare le bellezze della sponda orientale del lago di Como paese per paese, ci tiene a soffermarsi sui progetti comuni portati avanti: “Al di là dell’emergenza pandemica, da Expo 2015 il turismo in questo territorio ha subito una svolta e anche gli ultimi dati della Provincia lo confermano. Nella zona la permanenza dei turisti è aumentata: se prima molti dei paesi venivano utilizzati come base d’appoggio per raggiungere il centro lago, oggi le cose sono cambiate. A contribuire, oltre alle peculiarità delle singole realtà, la valorizzazione a livello comunitario dello slow tourism con al centro il Sentiero del Viandante, e l’attenzione alla mobilità sostenibile, focalizzata in particolare sulla prossima realizzazione di alcuni tratti della ciclopedonale “Brezza””.
Ed è proprio sul futuro che ci si vuole proiettare, tenendo conto della presenza dietro l’angolo delle Olimpiadi invernali di Milano-Cortina 2026, cercando di rendere ancora più appetibile il contesto territoriale ben prima dell’arrivo di questo evento di portata planetaria.
A livello di accoglienza, riscontrata una forte diffusione capillare delle strutture extra-alberghiere, come case vacanze, b&b e foresterie, anche se rispetto alla sponda di Como è stata sottolineata la mancanza di un’ampia offerta a livello alberghiero, essenziale per promuovere il territorio oltre che per fare un salto dal punto di vista imprenditoriale, dato che l’assenza di hotel va a penalizzare soprattutto il turismo di permanenza.
Un turista alla ricerca di esperienze
Porta una visione diversa della questione l’assessore al Turismo di Mandello Silvia Nessi: “I turisti stranieri amano le case vacanze e le altre strutture diffuse: vogliono vivere come noi e assaporare davvero cos’è l’Italia, svegliandosi per le stradine dei borghi col rintocco delle campane”.
Inoltre, l’assessore Nessi prosegue spiegando come il tipo di turista sia cambiato nel corso degli anni, ricercando non solo luoghi da visitare ma esperienze da vivere, e per tale ragione è necessario adeguare l’offerta a queste esigenze: “A Mandello abbiamo avviato lo scorso anno Explore Mandello, servizio che consente ai visitatori di prenotare esperienze da svolgere sul territorio come camminate in montagna, gite in barca, giri in bicicletta e corsi di cucina, tutte sotto la guida di professionisti esperti. Da giugno, con l’incremento degli arrivi, ricominceremo a proporre queste attività”.
Si ricollega al discorso portato avanti dall’assessore Nessi anche Michael Bonazzola, assessore in Comunità montana: “Con il territorio che abbiamo a disposizione dovremmo spingere maggiormente sulle manifestazioni sportive: a Dervio per esempio si svolgerà a fine mese la Lake Como Bike Marathon, che toccherà anche i comuni di Bellano, Valvarrone, Sueglio, Dorio e Colico. Si tratta di una sfida sportiva su un percorso esclusivo e ricco di bellezza, che nei prossimi anni potrebbe essere ampliata al contesto extra-gara creando pacchetti di soggiorno ad hoc per le famiglie degli atleti, coinvolgendo così un pubblico più vasto. Quando si organizza una manifestazione non bisogna soffermarsi solo su di essa, ma guardare anche il contorno”.
L’importanza di una logica sistemica
A fare da sottotesto a tutti i discorsi trattati la necessità di creare un brand di sistema riconosciuto sotto il nome di Lake Como, a partire dalla navigazione, nodo che risulta particolarmente problematico in alcune zone del territorio: “Manca una logica di sistema per fare un salto di qualità dal punto di vista turistico – spiega Fabio Mastroberardino, coordinatore provinciale lecchese di Fratelli d’Italia – A lato navigazione si è ancora lontani dall’avere un sistema unificato su tutto il lago: aumentare il numero delle corse senza intervenire in altri sensi non fa giungere da nessuna parte e non produce alcun ritorno sul territorio. Un primo passo potrebbe essere la creazione di un biglietto unico, valido per tutto il week-end, che consenta di prendere senza limiti tutti i mezzi di trasporto locali. In questo modo si percepirebbe l’esistenza di una struttura unificata che serve tutti”.
Interviene sul medesimo punto via video anche il presidente di Lariofiere Erba Fabio Dadati: “Dovrebbero esistere soluzioni a livello di trasporti che consentano di raggiungere in maniera facile e veloce il centro lago, visti i pochi parcheggi disponibili nelle varie cittadine a causa della conformazione territoriale. Oltre al treno, è auspicabile puntare sull’implemento della navigazione”.
Ribadiscono l’importanza di essere in una rete anche gli assessori Nessi e Bonazzola, la prima attraverso il riconoscimento di Info-point regionale ottenuto lo scorso anno dall’ufficio turistico di Mandello, e il secondo mediante il proponimento di affiancare il brand “Lake Como” a tutti gli eventi organizzati lungo il territorio, per dare un’immagine coordinata sia a livello nazionale che internazionale del lago.
Road to Milano-Cortina 2026
Una questione, quella dell’unitarietà, che diventa più che mai urgente in luce delle Olimpiadi invernali Milano-Cortina 2026, come spiega chiaramente Lara Magoni, assessore al Turismo di Regione Lombardia: “Mancano solo tre anni alle Olimpiadi, ma il lavoro sul territorio deve cominciare oggi. Non saranno quei venti giorni di competizione a far conoscere queste zone, ma quanto fatto da ogni singolo cittadino da qui in avanti per valorizzarle”.
Anche l’assessore Magoni si sofferma sulle infrastrutture: “Rappresentano un biglietto da visita, pertanto è da queste che bisogna partire per esaltare il territorio, considerato che sarà un sito di transito per raggiungere la Valtellina durante le giornate olimpiche”.
In merito alle peculiarità della regione Lombardia invece si esprime dicendo: “Spesso noto nei lombardi la cosiddetta “sindrome del brutto anatroccolo”: si pensa che le altre realtà siano più belle di quella in cui viviamo, quando invece abbiamo luoghi dotati di caratteristiche uniche, e abbiamo iniziato ad accorgercene durante la pandemia, che ci ha aiutato a riconoscere la forza attrattiva del nostro territorio”.