Porte di nuovo aperte al museo ornitologico Luigi Scanagatta di Varenna
Percorso museale riprogettato, nuovi pannelli didattici per accompagnare i visitatori alla scoperta dell’avifauna
VARENNA – Varenna aggiunge un’altra perla al suo tesoro: riapre e torna a brillare il museo ornitologico Luigi Scanagatta. Il museo, dedicato al maestro varennese, ornitologo, e personaggio televisivo (partecipò a Lascia o Raddoppia con Mike Bongiorno), Luigi Scanagatta, ha riaperto ieri, domenica.
La riapertura, ricordano dal Comune, è solo l’ultimo passo di un percorso che ha visto: l’istituzione nel 2018 di una commissione comunale consultiva, un attento restauro della collezione col supporto di professioniste (Dottoresse Gaia Bazzi e Cinzia Bergamino) incaricate dall’Università del Piemonte Orientale, la riprogettazione del percorso museale anche mediante la collocazione di nuovi pannelli bilingue, l’impegno di alcuni volontari del CROS Varenna (in particolare Roberto Brembilla), e la creazione di un nuovo logo museale (MOS) per rilanciare le campagne comunicative.
“Dopo un lungo periodo ultradecennale in cui era stato inspiegabilmente trascurato – spiega il sindaco Mauro Manzoni – abbiamo voluto fin dall’inizio del nostro precedente mandato investire su questo centro culturale. Vogliamo che torni un riferimento, per studiosi, curiosi della natura e per le scuole del territorio, come lo è stato in passato, quando la visita al museo era un’esperienza che accomunava tanti studenti lecchesi, piccoli e grandi”.
Il museo è fruibile in autonomia grazie ai sapienti pannelli didascalici che sono parte attiva e riqualificante della nuova progettazione realizzata dalle ricercatrici, elementi che stimolano la curiosità del visitatore e calano l’avifauna nei loro habitat tipici.
Un’esperienza unica per famiglie, appassionati di natura e semplici curiosi, che potranno ritrovare, fuori dal museo, molte specie di uccelli: si potrà camminare in riva al lago, sui sentieri, ma pure tra le contrade del paese, con uno sguardo nuovo e più attento all’ambiente che abitiamo.
“Un progetto fondamentale per la nostra amministrazione – afferma l’assessore alla cultura Nives Balbi – che ha visto anche la pubblicazione, nello scorso anno, della checklist di tutti gli uccelli presenti nelle province di Lecco e Como (Titolo libro, edizione, disponibile presso l’infopoint di Varenna). Siamo convinti che investire nel museo faccia da volano per sviluppare altre iniziative culturali, con effetti benefici per i cittadini e per un turismo più consapevole”.
Durante la cerimonia di apertura, che ha visto la partecipazione dei sindaci di Colico Monica Gilardi e di Dervio Stefano Cassinelli, è stato ricordato da Roberto Brembilla anche il contributo apportato dall’entomologo Giampiero Goggi, recentemente scomparso, che unitamente all’esperto Angelo Baraggia, si era occupato della catalogazione dell’importante collezione malacologica presente al MOS.