Una decisione presa tenendo conto delle singole realtà territoriali
A frenare Esino e Varenna la conformazione urbanistica dei rispettivi nuclei. Lierna non ritiene la misura necessaria per l’alta percentuale di riciclo detenuta
LIERNA/VARENNA/ESINO – Quasi tutti i Comuni lecchesi situati sulla sponda orientale del lago hanno scelto di introdurre in autunno il sacco rosso, modificando il contenitore attualmente in uso nel sistema di raccolta indifferenziata. Tra gli enti locali aderenti Bellano, Dervio, Dorio dal 3 ottobre, e Abbadia e Mandello dal 7 novembre.
Non tutti però hanno accolto a braccia aperte la novità, non per contrarietà verso l’iniziativa quanto per ragioni strettamente legate alla territorialità. Su queste basi poggia il “no” di Lierna, Varenna ed Esino, che momentaneamente non ritengono necessaria o fattibile la diffusione del sacco rosso nei rispettivi paesi.
“Lierna detiene una percentuale di riciclo molto alta – spiega il sindaco Silvano Stefanoni – per cui l’introduzione non porterebbe per ora alcun vantaggio. Questo risultato si deve alla bravura dei cittadini, dei turisti e dei villeggianti, che si prodigano per differenziare con accuratezza. A loro vanno i miei sentiti ringraziamenti”.
Secondo il primo cittadino anche la cassetta ecologica, presente per il secondo anno, ha contribuito nel raggiungimento di questo risultato: “Grazie a essa i proprietari delle seconde case hanno potuto conferire ogni giorno vetro, carta, umido e indifferenziato, mantenendo il territorio pulito”.
In merito a una possibile introduzione futura Stefanoni commenta: “Il prossimo anno faremmo una valutazione, tenendo conto anche degli eventuali miglioramenti che si riscontreranno nei comuni limitrofi in termini di implementazione della raccolta differenziata”.
Anche Varenna per quest’anno si è chiamata fuori dal discorso sacco rosso, frenata più che altro dalla conformazione urbanistica del paese: “A risultare complicata è la logistica: nel centro storico è difficile individuare apposite aree per i punti di raccolta, pertanto vedremo più avanti se e in che modo riusciremo a risolvere tali problematiche”, ha specificato il sindaco Mauro Manzoni.
Simile il ragionamento di Esino, che “oltre a essere un paese grosso è anche particolarmente isolato – racconta il sindaco Pietro Pensa – tanto che raggiungere l’intera area non è così automatico. Inoltre come Comune abbiamo iniziato solo un paio di anni fa la raccolta porta a porta dei rifiuti, prima c’erano le isole ecologiche. Già abituare i cittadini a questo cambiamentio non è stato facile, anche se ora sta portando i suoi frutti. Introdurre adesso un nuovo sistema risulterebbe destabilizzante, visto che ancora non ci siamo assestati sulle altre recenti trasformazioni”.