Un nuovo capitolo per il gruppo di minoranza, per costruire un “percorso corale e collettivo”
“Crediamo che la politica sia frutto di un lavoro di gruppo, di una discussione. Proveremo a portare nuove iniziative a Mandello, coinvolgendo i cittadini”
MANDELLO – “Abbiamo voluto questo incontro per confrontarci con la comunità mandellese e capire com’è cambiata nel tempo, quali siano i suoi bisogni e desideri. Soprattutto, avere cura della polis come luogo di relazioni, in cui si fanno e condividono cose. In un periodo di disaffezione politica come quello attuale, prima di ritrovare i voti bisogna ritrovare i volti delle persone“. Sguardo alla collettività, volontà di incontrarsi e condividere, sono gli elementi su cui il gruppo di minoranza Casa Comune per Mandello, attraverso le parole del nuovo coordinatore politico Riccardo Mariani, punta per riprendere il cammino in mezzo alla popolazione.
Un percorso che non è mai venuto meno, perché Casa Comune è una realtà radicata da anni in paese, ma va rafforzato, soprattutto in vista delle prossime elezioni. E la serata di ieri, giovedì, in sala civica a Molina, ha rappresentato per il gruppo un punto di partenza importante per irrobustirlo e rivitalizzarlo, alla presenza della cittadinanza. “Sono tornato, dopo otto anni lontano dalla politica mandellese, con la voglia di riprendere insieme al mio gruppo il filo del discorso, e provare a portare nuove iniziative a Mandello – prosegue Mariani – capendo cosa non va e quali siano le potenzialità di questo paese, a cui sono legato da profondo affetto, un tempo guida e traino per il territorio. Intendiamo farlo evolvere e innovarlo, avanzando attività amministrativa e politica congiuntamente”.
Doppio binario d’azione, politico-amministrativo, concretizzato dalla vecchia guardia ma anche da nuove leve, a cui il gruppo spalanca le porte: “Per andare avanti e costruire un piano di lavoro corale e collettivo serve allargare la partecipazione, investendo soprattutto su risorse fresche, non necessariamente in termini di età, così da avere un futuro. Al contempo però, serve custodire il sistema valoriale del gruppo, compito che spetta ai membri storici – spiega il coordinatore politico di Casa Comune -. Chiunque voglia cimentarsi e occuparsi di qualche tema, lo invitiamo ad aderire”.
Al centro infatti, restano sempre i cittadini, presenti in gran numero nella stanza, tanto da riempirla completamente: “Da soli non si va da nessuna parte, non è possibile fare la differenza. Crediamo che la politica sia frutto di un lavoro di gruppo, di una discussione. La politica è assembramento, con la pandemia possibilità e voglia di vedersi in faccia e parlarsi sono venute meno. Ora, intendiamo far capire che siamo tornati con forza e passione sulla scena, che abbiamo una forte sedimentazione in questo paese e vogliamo riconfigurare in maniera politica e appassionata questo gruppo. Noi ci siamo, continueremo a esserci e faremo la nostra parte“, conclude Mariani.
L’intervento dei consiglieri di minoranza
Dopo il coordinatore politico, a prendere parola i consiglieri, ognuno portatore di un preciso racconto e cammino nel gruppo di minoranza. Comincia la giovane Valentina Conca, venuta a contatto con Casa Comune per Mandello appena 17enne: “Sin da subito ho trovato un gruppo molto vivo, in cui discutere e parlare apertamente. Stasera volevo portare qui una parola: coinvolgimento. Questo manca ai giovani, perché non sono privi di idee od opinioni, semplicemente non si sentono coinvolti, quindi fanno fatica a esprimersi e ad aver voglia di avvicinarsi con passione e motivazione alla cosa pubblica. Pertanto vorrei lanciare un appello, in particolare agli under 30: sappiate che a Casa Comune c’è qualcuno che vi ascolta“.
Ribadisce invece l’importanza delle funzioni svolte dalla minoranza, di controllo e verifica, nonché propositive nel contesto di una democrazia, Pino Valsecchi. Il consigliere elenca inoltre il lavoro svolto nei 19 consigli comunali dal 2020 a oggi, dando poi risalto a quattro argomenti ‘caldi’, in termini di opere pubbliche, che interessano Mandello: riqualificazione dei giardini, rigenerazione urbana del campeggio, demolizione della scuola S.Pertini, recentemente adottata variante al PGT.
Rispetto ai giardini, Valsecchi sottolinea come il gruppo “sia venuto a conoscenza dell’iniziativa in maniera casuale”, mentre sul campeggio rimarca come “sia stato fatto prevalere l’interesse privato sul pubblico, dando all’area una destinazione al 70% residenziale, quando inizialmente doveva essere più turistico-ricettiva”. Sulla demolizione della scuola primaria S. Pertini, che richiederebbe 12,5 milioni di intervento pagato anche dal Ministero dell’Istruzione e da bandi Pnrr, il consigliere parla di “spreco di soldi pubblici, vizi di forma o motivazioni non plausibili. Si parlava inizialmente di risanare l’edificio”. Infine sul PGT appena adottato: “Gli atti sono al momento consultabili sul sito comunale fino al 31 marzo, poi ci sarà tempo per fare osservazioni. Alla cittadinanza non sono state date tempestivamente comunicazioni su questo tipo di attività, mentre noi non possedevamo documenti aggiornati per fare le valutazioni necessarie”.
Conclude la fila d’interventi il consigliere Sergio Pomari: “Trovarci tutti insieme in questa sala è già un punto di partenza positivo per ricominciare. Ci interessava capire se ritrovarsi è un’esigenza anche della comunità, se vuole avere un ruolo attivo e dire la sua”. Spazio poi è stato dato a quesiti e richieste dei presenti, ascoltate con apertura e attenzione dai membri del gruppo, essenziali per avviare un cammino congiunto tra Casa Comune e cittadinanza.