Centro, lungolago e altre aree cittadine ‘tutelate’ in maniera permanente con il Daspo urbano
Niente più ordinanze temporanee, la Polizia Locale potrà intimare l’allontanamento dei soggetti molesti per 72 ore
LECCO – Un’arma in più per la sicurezza in città: il nuovo regolamento di Polizia Urbana, al vaglio del municipio, comprenderà il Daspo urbano, già applicato in passato dal Comune ma che ora diventerà una misura permanente in alcune zone della città e applicabile contro soggetti molesti e anche per episodi di micro spaccio di droga.
E’ stato spiegato mercoledì sera nella commissione comunale dall’assessore Simona Piazza e del comandante della Polizia Locale, Monica Porta: “E’ uno strumento di promozione della sicurezza urbana e tutelare la città dal degrado” ha rimarcato l’assessore Piazza.
Accattonaggio molesto e ubriachezza molesta sono i principali comportamenti sui quali gli agenti della Polizia Locale potranno intervenire nell’immediato, intimando al soggetto l’allontanamento dalla zona per 72 ore ed elevando nei suoi confronti una sanzione amministrativa. “Contestualmente l’atto viene inviato al Questore che può valutare ulteriori provvedimenti” ha spiegato il comandante Porta.
“Il regolamento recepisce la misura del Daspo Urbano, così come reso possibile dall’art 9 del decreto legge 14 del 2017 che per la prima volta ha dato una definizione specifica di sicurezza urbana e integrata – ha proseguito il comandante – la differenza, rispetto al passato, è che prima si potevano fare ordinanze limitate nel tempo di applicazione e in aree circoscritte. Nel regolamento andremo ad individuare le aree dove applicarlo in maniera permanente, con la possibilità di essere modificate dal consiglio comunale”.
Le aree che saranno interessate dall’applicazione del Daspo urbano sono il centro storico, il lungolago, la stazione, via Volta, viale Turati, via Balicco, parchi giochi, musei e luoghi della cultura, la Piccola e le aree commerciali. La legge consente inoltre di applicare il Daspo urbano anche entro centro metri dall’ingresso delle scuole.
“Deve essere accertato un comportamento molesto per essere applicato – ha precisato la comandante Porta – non può essere eseguito un Daspo su un mendicante se non arreca disturbo pubblico”.
La misura, insieme al nuovo regolamento, arriverà in votazione nel prossimo consiglio comunale. “L’attuale regolamento di Polizia Urbana è stato approvato nel 1925 quindi è ormai molto obsoleto e non tiene conto delle nuove dinamiche sociali e il recepimento della legislazione – ha spiegato l’assessore Piazza – L’obiettivo che si pone è salvaguardare quattro assi: la convivenza civile, la sicurezza dei cittadini, la fruibilità dei beni comuni, la tutela della qualità di vita e dell’ambiente”.