“L’ultimo giorno” di Glenn Cooper

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Cosa c’è dopo la morte? E ancora… È possibile incontrare nuovamente i nostri cari defunti mentre noi siamo vivi?
Secondo Glenn Cooper sì. O almeno è questo che lo scrittore ci fa credere in L’ultimo giorno, il suo più recente romanzo.
Il titolo originale è Near Death che – ammettiamolo – rende molto più l’idea e si avvicina molto più a quanto raccontato nelle pagine del libro. “Vicino alla morte”. Proprio così ci sente dopo aver ingerito una particolare sostanza scoperta dal medico Alex Weller. È sufficiente una minima dose per cadere in un particolare stato di trans durante il quale si intraprende un viaggio nell’Aldilà dove incontrare genitori, amici, parenti morti.
Ma dopo essersi risvegliati nulla è più come prima. Si desidera solo tornare indietro per provare ancora quell’incredibile sensazione di benessere, di pace, di serenità che solo l’Aldilà può garantire. Tuttavia c’è chi, nel romanzo, vuole rendere perpetua questa sensazione optando per il suicidio.
Ma cosa accadrebbe se l’inventore di questa sostanza decidesse di spingere tutta l’umanità ad assimilarla? E soprattutto cosa accadrebbe se poi si giungesse ad un suicidio di massa?
Probabilmente L’ultimo giorno non è il romanzo meglio riuscito di Glenn Cooper, ma è ben scritto e avvincente come tutto ciò che scaturisce dalla sua penna.
È un’ottima lettura in attesa de I custodi della biblioteca –  terzo capitolo della trilogia che l’ha reso famoso (dopo La biblioteca dei morti e Il libro delle anime) – che uscirà il prossimo novembre.

 

 

Trama. Milano, oggi. È la crisi più grave che il mondo abbia mai attraversato. Disorientati, giovani e anziani, credenti e atei si pongono tutti le stesse, angoscianti domande: cosa faranno ora che il più grande sogno dell’umanità si è trasformato in un incubo? Cosa succederà allo scoccare dell’ultimo giorno?
Boston, qualche mese prima. È l’indagine più complessa che Cyrus O’Malley abbia mai affrontato. Sconvolto, il detective dell’FBI osserva le foto delle vittime: per l’ennesima volta si chiede perché, dopo averle strangolate, il serial killer abbia praticato loro un minuscolo foro alla base del cranio. Per Cyrus, il caso è diventato un’ossessione. E non importa se per risolverlo sarà costretto a rinunciare a tutto ciò che gli è caro.
Londra, 1988. È la sensazione più travolgente che Alex Weller abbia mai provato. In estasi, il ragazzo osserva il fiume di luce che scorre davanti a lui: sull’altra sponda c’è suo padre, che lo esorta a raggiungerlo. Ma, per quanto si sforzi, Alex non riesce a muoversi e, d’improvviso, si trova di nuovo incastrato fra le lamiere, sul luogo del terribile incidente d’auto che ha causato la morte dei genitori. Da quel momento, Alex avrà un solo obiettivo: rivivere quell’esperienza. E non importa se, per farlo, sarà costretto a uccidere.