Le misure del Comitato provinciale per l’ordine e la pubblica sicurezza per contrastare violenza e criminalità
Positivo il monitoraggio degli spostamenti in treno, a supporto anche la vigilanza della Polfer nelle stazioni di Mandello e Varenna-Perledo
LECCO – Ribadita la necessità di rafforzare controlli e vigilanza sui territori del Lecchese, in particolare quelli del lago interessati da maggiori flussi turistici. Questo l’esito della riunione del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica convocata e presieduta dal prefetto di Lecco Sergio Pomponio alla luce di numerosi avvenimenti legati a situazioni di violenza, aggressioni e furti che hanno destato preoccupazione nel capoluogo e in alcuni comuni, in particolare quello di Mandello.
A prendervi parte anche il questore Ottavio Aragona, il comandante provinciale dell’Arma dei Carabinieri Alessio Carparelli, il maggiore della Guardia di Finanza Michele Bussu, il presidente della Provincia Alessandra Hofmann, il vicesindaco di Lecco Simona Piazza, il sindaco di Abbadia Lariana Roberto Azzoni, il sindaco di Colico Monica Gilardi, il sindaco di Malgrate Michele Peccati, il vicesindaco di Mandello del Lario Andrea Tagliaferri, il sindaco di Valmadrera Cesare Colombo, il vicesindaco di Varenna Gabriella Del Nero. Presenti anche il responsabile della Polfer di Lecco Roberto Pierangelini, il comandante della Polizia Provinciale Gerolamo Quadrio, della Polizia Locale di Lecco Monica Porta e della Polizia Locale di Oliveto Lario Cristian Francese.
In prima battuta esaminata la situazione della sicurezza in ciascun territorio: stando ai dati, per quanto riguarda il primo semestre del 2024, è stata riscontrata una generale contrazione dei reati contro il patrimonio e di quelli commessi con violenza contro le persone e contro i beni. Interessato da un modesto incremento di furti in abitazioni e rapine solo il Comune di Mandello mentre risulta, in generale, pressoché irrilevante il dato relativo ai furti nei negozi.
La Prefettura e le Forze di Polizia hanno iniziato già da alcune settimane a monitorare alcuni spostamenti, soprattutto a mezzo treno, di gruppi di ragazzi provenienti da altre province, che stanno interessando alcune località della sponda lecchese del Lago di Como. Non tutti i comportamenti messi in atto da questi gruppi sono penalmente o amministrativamente rilevanti, tuttavia non sono stati rari i casi in cui hanno comunque ingenerato un senso di insicurezza nella popolazione e di preoccupazione per il possibile compimento di azioni delittuose.
Il fenomeno descritto non trova riscontro in nessun altro comune turistico, salvo episodi molto sporadici che hanno riguardato l’Alto lago. Le misure finora adottate in effetti hanno già, sia a Mandello che a Lecco, prodotto positivi effetti non essendo più segnalate situazioni di criticità.
Per prevenire e contrastare questi episodi, a conferma di quanto già disposto in precedenti riunioni sull’argomento e, in particolare, in quella del 31 maggio scorso a cui aveva partecipato il solo sindaco di Mandello, è stata ribadita l’utilità di proseguire il dispositivo interforze di vigilanza e controllo dei singoli territori, che si fonda sulla sinergia degli interventi tra Forze di polizia dello Stato e Polizia locale, ugualmente competente a intervenire, sotto il coordinamento del Questore.
In questa strategia generale di prevenzione, si inserisce anche il potenziamento dei servizi di vigilanza disposti dal Compartimento della Polizia Ferroviaria presso la stazione di Mandello (che segue ad analoga misura richiesta dal Prefetto per la stazione di Varenna-Perledo nella riunione dello scorso 24 maggio) oltre l’istituzione di un servizio di scorta a bordo treno.
Per quanto attiene alla persecuzione dei reati, considerando che è stato posto il problema della mancata o tardiva denuncia dei furti o degli atti di vandalismo, è stato da tutti i presenti invocato il senso civico che impone alle vittime dei reati di denunciarli, anche perché la mancata denuncia rischia di falsare le valutazioni sul reale andamento della delittuosità e sull’adozione di strategie di prevenzione e contrasto che siano coerenti con la situazione reale.
Nella riunione è stata anche esaminata la situazione della sicurezza in alcune aree di Lecco che nelle scorse settimane avevano registrato episodi di violenza urbana. Persino in questo caso si è dato atto che erano già state disposte misure che prevedono, nelle zone più sensibili della città, in aggiunta all’ordinario controllo del territorio, un’attività presidiale (statica e dinamica) a carattere interforze, sotto il coordinamento tecnico del Questore.
I predetti servizi saranno oggetto di periodico monitoraggio.