Per il terzo anno di fila il tour organizzato dal GAMAG ha aperto il Motoraduno Guzzi
26 motociclisti si sono messi in viaggio per ammirare il motoscafo Riva con il motore Moto Guzzi al Museo della Barca Lariana e l’Abbazia di Piona
MANDELLO – Da una sponda del lago all’altra, alla scoperta di barche e di un’abbazia, viaggiando su due ruote nel segno dell’Aquila. Mandello, Varenna, Menaggio, Pianello del Lario e Colico sono stati i punti toccati dal Guzzi Grand Tour, organizzato dal GAMAG – Gruppo Amici di Maggiana, che da tre anni a questa parte è diventato l’appuntamento di apertura del Motoraduno, la cui edizione 2024 è andata in archivio domenica.
Giovedì scorso 26 centauri su 20 moto sono partiti da Via Parodi, dove ha sede lo stabilimento del marchio motociclistico mandellese, alla volta di Varenna. Da qui hanno attraversato il lago (quel giorno dalle tinte verdeggianti) in battello per approdare a Menaggio e raggiungere Pianello del Lario per vedere il Museo della Barca Lariana, aperto in via straordinaria per gli appassionati guzzisti partecipanti al tour. La visita guidata, molto ricca, è durata un’ora e mezza. Poi tutti in sella in direzione Colico per il pranzo e per ammirare l’Abbazia di Piona, sotto la guida del priore Cristoforo Massimo Marianella. Per ritornare a Mandello, essendo chiusa quel giorno la SP72 per una frana all’altezza di Perledo, passaggio obbligato dalla Valsassina per il gruppo di motociclisti.
Un’iniziativa che, come già successo in passato, è riuscita a richiamare diverse nazionalità accomunate dalla passione per le due ruote (soprattutto per quelle targate Moto Guzzi). Danesi, francesi, tedeschi e anche un inglese di Londra, ma anche italiani, tra cui un barese ritornato apposta per partecipare nuovamente al tour. Addirittura, tra le file dei motociclisti, c’era chi ha preso parte a tutte e tre le edizioni del Guzzi Grand Tour, segno di come l’evento sia entrato nel cuore degli appassionati.
Soprattutto, la presenza di un pubblico di affezionati che si sta pian piano consolidando si deve alla capacità del GAMAG di saper costruire, ogni anno che passa, un itinerario nuovo da percorrere. Era toccato in precedenza al tour dei quattro musei nell’anno di esordio (2022), poi l’anno scorso (2023) al Circuito del Lario. Stavolta invece un percorso che ha voluto unire lago, motori e barche, mantenendo un legame con il filone Moto Guzzi.
“Ci è sembrato interessante proporre il Museo della Barca Lariana perché, al suo interno, è esposto un motoscafo Riva da corsa del 1955 con un motore Guzzi. Inoltre lo spazio espositivo in sé è veramente bello, quindi per queste due ragioni ci è sembrato opportuno inserirlo nel giro – spiega Emanuela Tavola, presidentessa del GAMAG -. Dopodiché abbiamo optato per il trasferimento verso Colico e da lì la discesa per raggiungere di nuovo Mandello, anche per far vedere panorami diversi a chi viene nelle nostre zone per il Motoraduno. Il nostro ringraziamento va a tutti i partecipanti e alle guide per il gran lavoro svolto”.
Diversi motociclisti che hanno preso parte al Guzzi Grand Tour si sono poi recati alla Torre di Maggiana, detta del Barbarossa, la cui apertura è gestita sempre dal GAMAG, per visitarne gli spazi e ammirare la splendida vista sul lago e sulle montagne dalla terrazza panoramica che sovrasta la fortificazione. La torre, nei giorni del Motoraduno, era infatti accessibile ai visitatori.
Cultura, motori e bellezze paesaggistiche gli ingredienti che hanno saputo rendere il Guzzi Grand Tour, anche questa volta, attraente.