Una mattinata particolarmente significativa quella vissuta oggi dagli studenti del paese della Val San Martino
“Un simbolo di memoria viva di legalità e giustizia che parla soprattutto ai nostri giovani”
TORRE DE’ BUSI – Una mattinata particolarmente significativa quella vissuta oggi, 27 settembre, nel parco Don Guido Scuri di Torre de’ Busi. Grazie alla volontà degli Alpini della Valle San Martino, del Comune e della Fondazione Falcone è stata piantata la talea dell’Albero di Falcone simbolo di regalità e di rifiuto di tutte le mafie.
Una iniziativa nata nell’ambito del Campo Scuola estivo organizzato dagli Alpini e che oggi ha visto coinvolti tutti gli studenti delle scuole di Torre de’ Busi, veri protagonisti di un evento dedicato alla memoria del Carabinieri Filippo Salvi, RAM morto nei pressi di Bagheria (PA) il 12 luglio 2007 durante le attività di indagine del ROS per la cattura del boss Matteo Messina Denaro e di altri mafiosi.
Presente mamma Renza che, alla vista di tanti giovani, a fatica è riuscita a trattenere l’emozione: “Dico grazie a questi ragazzi perché sono stati eccezionali. Mi avete commosso per la vostra partecipazione e per la vostra attenzione durante tutta la cerimonia. Ho fatto la maestra per 40 anni e mi avete fare un tuffo nel passato. Il mio Filippo era felice di fare il suo lavoro e a noi famigliari ne ha sempre parlato come se fosse la cosa più normale del mondo. Verrò spesso qui a Torre de’ Busi perché ho trovato un’anima eccezionale”.
La cerimonia si è aperta con l’alzabandiera alla presenza di tutti i Gruppi Alpini della Valle San Martino, dei sindaci dei comuni del territorio, delle autorità civili, militari e religiose. Cuore dell’evento è stata la piantumazione della talea nel parco e lo svelamento della targa a memoria del Carabiniere Filippo Salvi, mentre gli studenti hanno condiviso pensieri e riflessioni sul tema della mafia.
“Ringraziamo tutti i presenti e, in particolare, i ragazzi delle scuole di Torre de’ Busi che oggi sono qui per iniziare il progetto ‘Qui facciamo il futuro’ – ha detto il coordinatore delle penne nere della Valle San Martino Stefano Casetto -. A Palermo, in via Notarbartolo 23, dove visse Giovanni Falcone, un grande albero di ficus è ancora meta di pellegrinaggio, così hanno fatto gli Alpini della Valle San Martino nel luglio dello scorso e oggi onoriamo la nostra amicizia con la Fondazione Falcone piantando a Torre de’ Busi una talea di questo albero, donata durante il Campo Scuola, prima della provincia di Bergamo. Questo è un simbolo di memoria viva di legalità e giustizia che si rivolge soprattutto ai giovani”.
Prima della benedizione don Cristiano Re, delegato vescovile per la vita sociale, ha parlato ai ragazzi: “Secondo voi ci sono battaglie giuste da combattere? Ci sono e sono quelle battaglie che dobbiamo fare dentro noi stessi per portare la giustizia fuori da noi stessi. Questa è una giusta battaglia. Se uno non è capace di essere giusto dentro di sé, non sarà giusto fuori. Come Falcone e Borsellino, tutti coloro che sono stati capaci di dare la vita per gli altri, prima hanno combattuto una battaglia dentro se stessi per scegliere ciò che è giusto”.
Ricordando Filippo Salvi, un applauso si è levato per tutti coloro che si sono sacrificati in nome della giustizia e per tutti coloro che quotidianamente la difendono: “Vi è stato spiegato il valore della legalità e dell’importanza della lotta alle mafie: portare avanti questi valori dipende da voi – ha detto il sindaco di Torre de’ Busi Eleonora Ninkovic rivolgendosi ai ragazzi -. Non dovete mai aver paura di una divisa perché sono persone che ogni giorno lavorano per tutelarci, un ruolo fondamentale che è troppo poco riconosciuto. Ragazzi, conto su di voi e portate questa giornata nel vostro cuore”.
Presenti alla cerimonia anche gli assessori regionali Claudia Terzi e Paolo Franco, insieme ai vertici provinciali dei Carabinieri, della Guardia di Finanza e della Polizia di Stato. Marzia Arrigoni, dirigente dell’istituto comprensivo di Cisano Bergamasco, ha invece voluto sottolineare l’importanza degli insegnanti e della scuola. Il Presidente dell’Ana di Bergamo Giorgio Sonzogni ha richiamato tutti ai valori della Patria e del Tricolore. Alessandro De Lisi, curatore generale per la Fondazione Falcone, non ha usato mezzi termini definendo la mafia una montagna di merda.
Una mattinata davvero intensa e ricca di contenuti che non chiude una giornata rivolta ai più giovani che proseguirà alle ore 20 con la consegna delle borse di studio da parte dell’amministrazione in sala consigliere e, alle ore 21, presso la chiesa di San Carlo con l’evento “Nessun dorma”, la bellezza vince la mafia con Alessandro De Lisi.