4 milioni l’importo complessivo dei lavori, divisi in due lotti e finanziati in parte dal Pnrr
Lavori sul tetto e all’interno, ecco come procede il cantiere
LECCO – Il cantiere è stato allestito e i lavori sono iniziati. Dureranno circa due anni ma, al termine, Villa Manzoni sarà completamente riqualificata e pronta a diventare un polo culturale accessibile a 360 gradi.
4 milioni l’importo complessivo dei lavori, divisi in due lotti e finanziati in parte dal Pnrr. Ad eseguirli l’impresa Fratus Restauri Srl, individuata dal Comune di Lecco lo scorso dicembre dopo due gare andate deserte.
L’intervento prevede la ristrutturazione, la messa a norma e la riqualificazione degli spazi architettonici. Il progetto di riqualificazione, redatto dallo Studio Berlucchi, comprende comprende un importante intervento per il piano nobile della villa, con ingrandimento del Museo Manzoniano, una nuova impiantistica, l’abbattimento delle barriere architettoniche, il restauro delle sale, il consolidamento del sottotetto e il rifacimento dei servizi igienici. Alcuni lavori interesseranno i rustici con la riqualificazione dello spazio eventi e cerimonie delle scuderie, la creazione di una zona catering e di un angolo ristoro, nuovi servizi igienici, il restauro delle superfici esterne e la bonifica dell’amianto.
La villa è chiusa dallo scorso luglio ma i lavori sono effettivamente iniziati nelle scorse settimane, “nelle more della definizione dei dettagli d’intervento che verranno stabiliti in accordo con la competente Soprintendenza” ha fatto sapere l’assessore ai Lavori Pubblici Maria Sacchi. “Gli interventi sino ad ora eseguiti riguardano l’allestimento del cantiere, la protezione dei beni e dei manufatti presenti nelle aree soggette a lavori, il consolidamento statico delle fondazioni e dei pilastri, lo scavo per la realizzazione del vespaio necessario a risanare gli ambienti ma anche per ospitare gli impianti di riscaldamento e raffrescamento. E’ stata posizionata anche la copertura temporanea utile a proteggere le componenti di pregio dell’edificio durante tutte le operazioni di rifacimento e consolidamento del tetto che, ad oggi, stanno interessando l’accatastamento dei coppi da riutilizzare in copertura e lo smaltimento delle sottostanti lastre ondulate ormai compromesse”.
I lavori dovrebbero concludersi entro il 2026, termine fissato dal Pnrr.