Santa Messa e concerto sabato 26 ottobre nella Chiesa di San Giovanni Evangelista
Dopo anni e lo scioglimento del Coro, il gruppo storico si esibirà di nuovo e tornerà a essere una famiglia
LECCO – Voci del passato, voci che molto tempo fa si sono allontanate per intonare un assolo inseguendo le strade della vita, ciascuna la sua. Voci che si ritrovavano nella Chiesa di San Giovanni Evangelista di Lecco, guidate dal Maestro Angelo Biella, per allietare la Santa Messa con musica polifonica sacra, cantando a cappella. Erano una cinquantina queste voci, come gli anni che sono passati prima di rivederle riunite un’altra volta in concerto, seppur con delle assenze e qualcuno che assisterà dall’alto. Ritorneranno a cantare all’unisono, a intrecciare le loro voci per renderle una sola, i componenti originari del Gruppo Corale San Giovanni che sabato 26 ottobre si ritroveranno nella chiesa del rione lecchese per festeggiare il cinquantesimo anniversario dalla fondazione, avvenuta nel 1974.
Fautore di questa reunion una dei membri storici della Corale, Laura Pozzoli, parte del gruppo sin dagli albori: “Sono entrata nella Corale di San Giovanni da subito, quando ancora era solo il coro della parrocchia che cantava alla Messa delle 11.00 e a quella delle 18.30 del sabato sera. Poi con il Maestro Angelo Biella le cose si sono fatte più serie, importanti. Nella Corale c’erano sia giovani che adulti, facevamo due prove alla settimana, il lunedì e il venerdì. A quell’epoca io e altri membri eravamo degli adolescenti che, come si confà a quell’età, ogni tanto “bigiavamo” e venivamo ripresi dai componenti più grandi, proprio come se fossimo una grande famiglia”.
Tutto è andato pian piano a sgretolarsi con la morte di Biella nell’86, a cui è subentrata dapprima Tiziana Colombo a prendere in mano la gestione del coro seguendo la linea del precedente Maestro, corista che aveva frequentato il Conservatorio, con cui comunque la Corale di San Giovanni visse un periodo florido. Colombo però nell’88 si sposò e andò a vivere in Germania, lasciando le redini a Mario Valsecchi.
“Rispetto a Biella e Colombo adottava nei nostri confronti un approccio più freddo – racconta Pozzoli -. Ci guidò per un paio di anni poi anche lui abbandonò la Corale, e con lui tanti coristi tra cui anche io”. Maestro divenne dunque Domenico Innominato, ma a quel punto c’erano solo volti nuovi, i membri storici del coro se n’erano praticamente tutti andati. La Corale si mantenne attiva fino al 2009, anno in cui cessò l’attività.
Fino a oggi l’opzione di ritrovarsi non era mai stata presa in considerazione, se non nel 2010. “In quell’occasione ci eravamo riuniti per la Messa a cantare e poi a mangiare, ma non mi ero incaricata di organizzare, avevo solo partecipato”, precisa Pozzoli.
E invece per il concerto di sabato 26 l’intervento di Laura è stato determinante. E’ lei stessa a raccontarci come è maturata l’idea di organizzare un appuntamento per ritrovarsi a cui potesse prendere parte tutta la comunità.
“Mi trovavo a un concerto al Teatro Invito dove si stava esibendo un coro alpino. A un certo punto hanno intonato “La Valle”, canzone che ha suscitato in me una serie di ricordi. Parecchie persone della Corale cantavano nei cori degli Alpini, dopo i concerti del coro c’era sempre il rinfresco e capitava di fermarsi a cantare canzoni legate alla montagna. Allora ho pensato che si potesse organizzare una cosa simile, e ho avanzato la proposta di ritrovarci come Corale intorno a ottobre/novembre dell’anno scorso, lanciandola a Gabriella Lusenti (madre di Michele Casadio, presidente della Consulta Musicale di Lecco) e poi a Nicoletta Orsati, entrambe ex membri del coro. Ci siamo dette “lasciamo passare le feste natalizie e ci pensiamo”. Nel frattempo mi è venuto in mente che nel 2024 sarebbero stati cinquant’anni dalla fondazione del coro, quindi quale miglior occasione per riunirsi? Ho creato un gruppo Whatsapp e iniziato a recuperare qualche nome, anche tramite passaparola”, ripercorre le tappe Laura.
Grande è stata la risposta, con ben 46 persone a farsi vive. “Vedendo che l’iniziativa stava prendendo piede, bisognava capire se c’era realmente la volontà di ritrovarsi e a quel punto cercare un posto dove fare le prove, oltre a qualcuno disposto a seguirci musicalmente visto che alcune persone era praticamente da trent’anni che non cantavano più – continua Laura -. Iniziammo a trovarci per le prove tra aprile e maggio di quest’anno dapprima ogni quindici giorni e poi, a partire dall’estate, una volta a settimana per prepararci al meglio per il concerto”. Al principio a guidare il coro in questa nuova avventura ci ha pensato Nicoletta Orsati, poi Paola Colombo (sorella di Tiziana che diresse la Corale quando era ancora in attività) che si occuperà di farlo anche durante il concerto di sabato prossimo.
Cruciale nel rendere possibile l’evento l’appoggio di Don Claudio Maggioni, parroco di San Giovanni che celebrerà la Messa anticipatrice del concerto dedicato al cinquantesimo anniversario della Corale sabato 26 ottobre alle ore 18.00 nella Chiesa di San Giovanni Evangelista a Lecco. A commentare il concerto sarò Gianfranco Scotti, giornalista ed ex funzionario del Comune di Lecco, che sempre ha seguito la Corale.
“Abbiamo recuperato qualche canzone per la liturgia e altri pezzi per il concerto successivo – prosegue Pozzoli -. Ricorderemo anche le persone che facevano parte del coro del Biella e che adesso non ci sono più, in tutto diciassette. Poi noi membri della Corale andremo a mangiarci una pizza tutti insieme”. Per chi non potrà partecipare sarà possibile seguire la Messa e il concerto in streaming a questo link. Tra gli spettatori a distanza ci saranno sicuramente Tiziana Colombo, costantemente aggiornata sugli sviluppi di questa iniziativa, e Don Angelo Casati che con il Maestro Biella contribuì alla nascita della Corale di San Giovanni, che attualmente si trova a Milano.
La Corale di San Giovanni, nella sua storia, ebbe modo di calcare anche il palcoscenico nazionale e internazionale, oltre che esibirsi in rassegne e concerti locali.
“Grazie al Maestro Biella e all’impegno di noi coristi siamo riusciti a raggiungere livelli importanti, seppur l’appuntamento del cantare a Messa sia sempre rimasto. Ricordo la prima partecipazione di rilievo alla XIX Rassegna Internazionale Cappelle Musicali di Loreto nel 1979. Arrivare lì significava, da parte di tutti noi, aver fatto un gran lavoro, anche perché una volta a settimana, ogni giorno in 3-4 persone, andavamo a casa del Maestro, oltre alle due prove che normalmente facevamo. Quello che è stato seminato cinquant’anni fa è rimasto nella testa e nel cuore di tutti. Ritrovarci di nuovo, noi membri storici della Corale, passato così tanto tempo, è qualcosa di incredibile”, conclude Laura.