Una decisione clamorosa che arriva a pochi giorni dalla riunione per l’elezione del nuovo presidente
“Quello che fino a due mesi or sono sembrava un normale passaggio è diventato uno scontro politico e partitico aspro e pericoloso”
MONTEVECCHIA – Una decisione clamorosa che arriva a pochi giorni dalla riunione della comunità del Parco che lunedì prossimo, 2 dicembre, dovrà eleggere il nuovo presidente del Parco regionale di Montevecchia e della Valle del Curone.
Il presidente uscente Marco Molgora, pronto a candidarsi per il bis, un’eventualità che sembrava scontata solo fino a qualche mese fa, ha deciso di dimettersi dalla carica ricoperta dal 2019 in avanti e non concorrere più alla poltrona di numero uno dell’ente sovracomunale con sede a Cascina Butto.
A spingere l’ex sindaco di Osnago, noto per l’impegno ambientalista e il ruolo di assessore provinciale ai tempi del mandato di Virginio Brivio, è stato il clima divisivo e infuocato delle ultime settimane quando i Comuni soci del Parco e la Provincia di Lecco, che detiene il 15% delle quote, si sono spaccati sostenendo gli uni, quelli di centrosinistra, la candidatura di Molgora e gli altri, quelli di centrodestra con l’appoggio de La Valletta Brianza, quella del coordinatore delle Gev Giovanni Zardoni.
Una situazione incandescente, da cui Molgora si è voluto tirare fuori auspicando che il Parco torni a essere un ambiente “sano”, lontano dalle logiche delle segreterie di partito e invitando i sindaci a trovare una candidatura su cui tutti i soci possano trovare coesione e unità di intenti.
Di seguito il comunicato integrale diffuso da Marco Molgora
Il prossimo 2 dicembre la Comunità del Parco di Montevecchia e della Valle del Curone dovrà eleggere il Presidente e il Consiglio di Gestione dell’ente.
Quello che fino a due mesi or sono sembrava un normale passaggio è diventato uno scontro politico e partitico aspro e pericoloso.
Mai era successo che le segreterie provinciali dei partiti decidessero le sorti del nostro Parco, questa volta sta avvenendo ed è molto grave.
Non voglio entrare nel merito della questione, rispetto alla quale ognuno può fare le sue valutazione e verificare le motivazioni, in quanto non è di questo che ci si deve preoccupare ora.
In questo momento la preoccupazione vera è che si profila una scelta molto divisiva per il territorio, con il rischio che la rottura in atto porti ad un’impasse, o all’impossibilità di una gestione serena dell’Ente.
Questa eventualità deve essere assolutamente evitata, non possiamo permetterci di mettere a rischio un valore di interesse generale, come è il nostro bellissimo Parco, per ragioni di bottega.
Occorre che i Comuni trovino una soluzione condivisa, serve una compagine di governo coesa, determinata a condividere gli obiettivi, rispettosa dei valori del Parco.
Una delle ragioni di tensione è sicuramente data dalla mia ricandidatura come Presidente, che è fortemente osteggiata da una minoranza di Comuni e dalla Provincia che, nonostante non abbiano mai espresso nessuna contrarietà alle scelte e alle iniziative realizzate in questi cinque anni di mandato, mi hanno nei fatti sfiduciato.
Voglio togliere subito dal tavolo questo tema, non c’è più nessuna mia ricandidatura e, per sgomberare definitivamente il campo, rassegno con effetto immediato anche le dimissioni dal ruolo di Presidente del Parco di Montevecchia e della Valle del Curone.
Rivendico con orgoglio e determinazione tutto quanto realizzato in questo quinquennio, soprattutto rivendico la modalità inclusiva, di condivisione e di lavoro di squadra e rivendico con forza il riferimento alla tutela del territorio e degli ecosistemi come faro dell’azione del Parco.
Ringrazio i componenti del Consiglio di Gestione per il prezioso supporto e per l’importante lavoro svolto, ringrazio i dipendenti e i collaboratori dell’Ente, per il lavoro svolto e, soprattutto, per lo spirito di squadra che hanno saputo mettere in campo anche nei momenti più difficili, dimostrando che l’attività al Parco non è solo un lavoro.
Ringrazio le Gev, il gruppo della Protezione Civile e tutti i volontari del Parco e le associazioni del territorio che si sono impegnate per il bene comune, ringrazio, infine, i moltissimi cittadini che mi hanno dimostrato il loro affetto e il loro supporto in questi anni e che mi hanno dimostrato grande vicinanza anche in questo periodo.
Concludo questa comunicazione rilanciando l’appello ai Comuni affinché trovino un accordo per un Presidente che non sia divisivo e di parte e per una squadra forte e autorevole, che possa godere di un ampio sostegno e non di una risicata maggioranza, ricordo che il valore fondamentale non è occupare le poltrone ma garantire il governo del Parco per non disperdere quanto di importante è stato realizzato negli ultimi quarant’anni grazie alla lungimiranza degli amministratori comunali.
Marco Molgora