C’è l’accordo stragiudiziale tra Comune e società, grazie al principio giuridico di ‘accessione’
La palazzina diventerà di proprietà del Comune, il passaggio in consiglio per regolarizzare la destinazione urbanistica forse già settimana prossima
LECCO – La palazzina abusiva di Linee Lecco alla Piccola non verrà abbattuta: il Comune e la società hanno trovato un accordo stragiudiziale per evitare l’esito più drastico della vicenda legata all’immobile inaugurato lo scorso anno e risultato poi abusivo per una ‘svista’ dei tecnici comunali che hanno concesso di costruire dove non si poteva.
Concretamente l’area dove è sorta la struttura era individuata come parcheggi a raso con la dicitura S8.1: “Per capirci sarebbe bastato semplicemente effettuare una variazione puntuale al PGT prima della costruzione, ovvero trasformare l’area da S8.1 a S8.2 (parcheggi in struttura compresi uffici per la gestione del parcheggio o del sistema di sosta pubblica, usi complementari quali uffici, attività di assistenza meccanica, ndr)” aveva spiegato il sindaco Mauro Gattinoni.
A fine maggio scorso la Giunta aveva annullato i provvedimenti con cui era stata approvata la costruzione della palazzina, emanando poi un’ordinanza con la richiesta formale a Linee Lecco di abbatterla. Ordinanza impugnata dalla società società, nella persona dell’ex presidente Mauro Frigerio, che aveva fatto ricorso al Tar. L’ordinanza era stata di fatto sospesa in attesa dell’udienza del 5 marzo 2025.
Nel mentre Palazzo Bovara e Linee Lecco hanno raggiunto un accordo per evitare l’abbattimento: “Gli scambi avvenuti in questi mesi con la società hanno portato a questa soluzione che si compone di più atti – ha fatto sapere il sindaco Mauro Gattinoni – lo scorso 5 dicembre con apposita ordinanza abbiamo rettificato il provvedimento di abbattimento indirizzato ai vecchi amministratori, il presidente Mauro Frigerio e il direttore generale Salvatore Cappello, nella misura in cui ricoprivano i ruoli in azienda e il 6 dicembre Linee Lecco ha mandato una pec, protocollata ieri, lunedì, in cui propone al Comune di entrare in possesso della palazzina secondo il cosiddetto principio dell’accessione. Si tratta di un principio giuridico per cui il bene (la palazzina, ndr) costruito sul terreno di un soggetto terzo (il Comune, ndr), diventa di proprietà di quel soggetto. In sostanza, sulla base di questo principio, il bene passerebbe al Comune ma non in virtù dell’abbattimento”.
Una questione squisitamente tecnica che ora dovrà passare prima in Giunta, poi in commissione e infine in consiglio comunale per regolarizzare la destinazione urbanistica dello stabile: “Se ci saranno i tempi tecnici, cioè se i nostri uffici riusciranno ad anticipare gli atti necessari, contiamo di portare il tema già nel consiglio comunale del 19-20 dicembre” ha fatto sapere Gattinoni”. Se l’accordo andrà in porto, come spiegato, il ricorso al Tar decadrà in quando verrà meno il motivo di contesa.