LECCO – Fiato sospeso fino a mezzogiorno del prossimo 26 novembre, quando scadrà ufficialmente il bando indetto dal Comune di Lecco per la gestione del canile di via Rosmini che potrebbe decretare la fine dell’ “era Brambilla” e allo stesso tempo il rischio di chiusura della struttura se nessun interessato si facesse avanti.
Il mandato della Leidaa, l’associazione fondata dall’ex ministro del Turismo, dopo dieci anni arriva al termine il 30 novembre ed una grande incognita pesa sul destino degli oltre cento cani ospitati.
Secondo le ultime indiscrezioni, alcune associazioni animaliste avrebbero visitato la scorsa settimana la pensione comunale per valutare la possibilità di concorrere al bando, ma lo scoglio più grosso che si troverebbe ad affrontare il vincitore è il rifacimento della struttura, per un costo di circa 200 mila euro.
Proprio per questo l’Enpa di Lecco ha fatto sapere di non poter partecipare alla gara:
“La nostra sezione provinciale, che potrebbe reperire le risorse umane competenti per organizzare e gestire il lavoro in canile – ha spiegato il presidente dell’associazione Luigi Mauri – purtroppo, confrontandosi anche con la sede nazionale, non si trova in condizione di far fronte al consistente impegno economico per la ristrutturazione dell’immobile. Ci auguriamo che il bando non vada deserto e che si possa assicurare continuità alle attività a sostegno degli ospiti della struttura. In caso contrario auspichiamo che si possa trovare una strada alternativa alla chiusura e ci rendiamo disponibili a valutare con l’Amministrazione Comunale di Lecco soluzioni in tale direzione”.
“Il canile – ha proseguito Mauri – rappresenta da sempre un punto di riferimento fondamentale per il territorio nella lotta al randagismo. Intorno a questa struttura si è sviluppata un’importante forma di volontariato a sostegno degli ospiti del canile, che ha promosso la sensibilizzazione della cittadinanza, in particolare dei giovani, nel rapporto con gli animali”.
l’Enpa Lecco, attraverso un comunicato, ha evidenziato “la necessaria presenza di questa realtà ed auspica nella sua riconferma in un ottica di miglioramento, che possa garantire agli ospiti una pensione funzionale così come già avvenuto in altre strutture fuori provincia, con il rinnovamento o la realizzazione ex-novo di complessi ospitativi per cani”.