Il Consiglio Provinciale ha deciso: nessuna nuova cava. Cornizzolo salvo

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LECCO – Dopo più di un anno di discussioni e di mobilitazioni della società civile, nessuna nuova cava estrattiva verrà aperta sul territorio. È quanto emerso dal Consiglio Provinciale che si è tenuto nella serata di mercoledì 28 novembre, quando è stato votato all’unanimità un ordine del giorno presentato congiuntamente da maggioranza e minoranza e incentrato proprio su questo tema.

Con un voto che ha travalicato le differenze di partito, l’assise ha, infatti, chiesto alla Giunta di concludere l’iter e di approvare il Piano Cave Provinciale, escludendo, però, lo sfruttamento di nuovi siti di estrazione. Niente cava sul Cornizzolo, quindi: questo, molto probabilmente, l’epilogo di una vicenda che nell’ultimo anno ha visto i partiti politici scontrarsi e le associazioni e i cittadini mobilitarsi a tutela del territorio.

Entrando nel dettaglio, tramite l’ordine del giorno il Consiglio ha chiesto alla Giunta di concentrare le sue “valutazioni – si legge nella delibera – su eventuali implementi di escavazione e di estrazione unicamente nei giacimenti già aperti, tenendo nella debita considerazione il parere e la valutazione delle amministrazioni comunali coinvolte”. Ora la palla passa alla Giunta, che dovrà stendere il Piano Cave e successivamente portarlo in Consiglio per l’approvazione definitiva.

Ma andiamo partiamo dall’inizio: l’ordine del giorno, presentato come detto sia dalla maggioranza che dalla minoranza consiliare, ha visto intervenire i capigruppo dei vari partiti, a partire da Italo Bruseghini (capogruppo Pd), che ha ribadito ancora una volta la contrarietà del suo partito all’ipotesi di sfruttare nuovi siti estrattivi (tanto che la posizione del Pd è sempre stata quella di sospendere completamente l’iter del Piano Cave). Ha fatto eco Alessandro Pozzi (capogruppo Sel): “è dal novembre del 2011 – ha spiegato – che si discute su questo tema e che denunciamo la mancanza di una linea politica. Era proprio necessario spendere 80 mila euro per redigere questo Piano Cave? Finalmente oggi abbiamo raggiunto una presa di posizione unitaria”. “Ci siamo espressi più volte contro – è intervenuto anche Paolo Arrigoni (capogruppo Lega Nord) – e crediamo che l’iter per il Piano Cave abbia fornito una fotografia dettagliata dei giacimenti presenti sul territorio. Chiediamo quindi alla Giunta di prendere in considerazione la possibilità di puntare l’attenzione su quelli già aperti, magari riqualificandoli, cosa che potrebbe valere per la cava Mossini”. Anche dal Pdl sono arrivati commenti positivi sull’ordine del giorno: “è un risultato importante – ha affermato il capogruppo Christian Malighetti – soprattutto in quanto è qualcosa di condiviso da tutto il Consiglio. Si tratta di una proposta equilibrata”, “che pone fine a un dibattito politico e sociale – ha concluso Giovanni Pasquini, Lega Nord – davvero acceso”.

Prima della votazione, hanno espresso un parere anche l’assessore all’Ambiente, Carlo Signorelli, e il presidente Daniele Nava, che si sono entrambi dichiarati soddisfatti per questo punto di svolta nella vicenda. “È un momento importante, in quanto nonostante non si sappia ancora come finirà la questione dell’accorpamento delle province, come amministrazione ci stiamo preoccupando di portare a compimento questo iter. La Giunta prenderà atto di quanto portato oggi in Consiglio e cercherà di farlo entro tempi utili, se possibile prima della fine dell’anno. Si chiude, così, un’esperienza di vita e politica incredibile. In questa fase finale – ha concluso – ha vinto il buonsenso e il senso di responsabilità dell’istituzione”. “Mi associo alle parole di Signorelli – ha commentato Nava – e aggiungo solo che il territorio va sì tutelato, ma che anche le aziende locali meritano la nostra attenzione. Bisognava trovare una terza via, un punto di incontro tra queste due necessità e l’ordine del giorno mi sembra un passo avanti all’insegna del realismo”.

Dopo una rapida panoramica sulle intenzioni di voto esposte dai capigruppo, si è quindi passati alla votazione, che ha visto l’intero Consiglio esprimersi a favore della delibera, con tanto di applauso finale dei presenti. “Reputo vitale la mobilitazione del territorio in questa vicenda – ha affermato durante il suo intervento Pozzi – Comitati, associazioni, cittadini si sono espressi contro le trivelle e l’amministrazione deve prenderne atto. Ritengo che molto spesso le persone siano più avanti, più sensibili ai problemi ambientali, rispetto alle istituzioni”.

 

Credit foto Cornizzolo by Fabio Renna – www.simand.it