Merate, minoranze di nuovo alla carica: nel mirino il piano di diritto allo studio (e l’assessora)

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Noi Merate e Prospettive per Merate unite in una nuova interrogazione

I consiglieri di minoranza tornano a chiedere le dimissioni dell’assessora Patrizia Riva

MERATE – Minoranze consiliari di nuovo unite. Dopo la condanna della risposta, fornita in Consiglio comunale, dall’assessora all’Istruzione Patrizia Riva all’interrogazione presentata per far luce sul caso di bullismo avvenuto in un plesso dell’istituto comprensivo di Merate, i consiglieri dei due gruppi di opposizione Noi Merate e Prospettive per Merate tornano nuovamente alla carica con un’interrogazione che ha come oggetto la mancata presentazione, a oggi, del piano di diritto allo studio 2024-25. Un documento che si chiude con un attacco, diretto e frontale, all’assessora Riva, di cui si tornano a chiedere le dimissioni.

Nello specifico, i consiglieri Dario Luigi Perego, Franca Maggioni, Massimo Augusto Panzeri, Paola Panzeri e Alfredo Casaletto chiedono lumi sul perché non sia stato ancora presentato, neppure nell’apposita commissione, il piano di diritto allo studio, sottolineando come dai banchi della minoranza l’allora consigliera di Cambia Merate avesse più volte sottolineato l’urgenza di presentare questo documento in tempi congrui. Una richiesta che va di pari passo con quella di sapere se  l’Amministrazione comunale intende portare in approvazione in Consiglio Comunale o almeno in Commissione Cultura e Pubblica Istruzione la relazione Piano Diritto allo Studio e con quali tempistiche.

Tra le domande, trova spazio anche quella relativa alle azioni che l’assessorato ha messo in campo nel frattempo, esclusi i contributi economici erogati e/o assegnati alle scuole meratesi, per garantire comunque un supporto adeguato agli istituti scolastici e agli studenti con particolare riferimento a quelli fragili e agli stranieri.

Il campo di indagine si allarga poi alle iscrizioni del post scuola, proposta riservata alle due
scuole dell’infanzia statali, domandando  se il servizio verrà attivato dal prossimo anno
scolastico e in quali plessi.

L’interrogazione, rivolta all’assessora Riva, si estende anche al sindaco Mattia Salvioni a cui si chiede “se condivide ancora  la gestione dell’Assessorato all’Istruzione, sia in merito alle tempistiche di approvazione del Piano di Diritto allo Studio, sia in relazione alle dichiarazioni dell’Assessore Riva sull’episodio di bullismo, con le quali sostiene di non aver ritenuto grave l’episodio e ha invitato a non ingigantirlo”.

Considerazioni che terminano con una richiesta, neanche troppo velata, di revoca della delega all’Istruzione per riassegnarla a qualche altro componente del Consiglio comunale o ad un assessore esterno.

INTERROGAZIONE PIANO DI DIRITTO ALLO STUDIO