Canto di Natale è, a mio avviso, uno dei romanzi (o meglio racconti brevi) più celebri di Dickens, anche se molto probabilmente sono più note le innumerevoli riproduzioni cinematografiche (da quella con Topolino al più recente A Christmas Carol, film d’animazione con Jim Carrey).
Ma come sempre leggere il libro è tutta un’altra cosa.
Canto di Natale risale al 1843 ed è la storia più importante della serie Libri di Natale di Dickens – raccolta che include anche Le campane, Il grillo del focolare, La battaglia della vita e Il patto col fantasma.
Questo breve racconto è sicuramente la storia ideale per continuare a credere nella magia del Natale, benché con essa lo stesso autore volesse criticare aspramente la società del suo tempo. Il romanzo unisce il racconto fantasy a quello gotico, si schiera contro la povertà e il lavoro minorile nonché l’alfabetismo (problemi all’ordine del giorno nel Diciannovesimo secolo).
Bisogna averlo letto almeno una volta nella vita ed è anche un ottimo regalo!
Per leggerlo subito: Canto di Natale
Trama.
Nella fredda notte che annuncia il Natale, il vecchio Scrooge, visitato dal fantasma del suo vecchio socio in affari, si trova a compiere un viaggio nel passato, nel presente e nel futuro della sua miserevole vita. Solo messo di fronte a se stesso Scrooge imparerà il valore della solidarietà. Infatti riceverà la visita di tre fantasmi; il fantasma del Natale passato, quello del Natale presente e infine quello del Natale futuro. Il vecchio si renderà conto di non aver capito nulla della propria vita ma è ancora in tempo per porvi rimedio e rievocare magicamente lo spirito natalizio.
Francesca Numerati