Anche il Comune di Lecco vive la difficoltà legata al mancato rimborso dei servizi per l’accoglienza
L’assessore al Welfare Manzoni: “Così rischiamo un buco da 1,4 milioni”. Nel 2024 sul territorio lecchese 90 arrivi
LECCO – Il fenomeno è in netta crescita, lo dimostrano anche i numeri. Solo lo scorso anno i minori non accompagnati accolti nel territorio lecchese sono stati 90, nel 2023 erano stati 51. Nonostante l’aumento di richieste però il fondo ministeriale per l’assistenza ai minori stranieri non accompagnati taglia le risorse, riducendo drasticamente i contributi destinati agli enti locali a titolo di rimborso per il servizio svolto.
Il Comune di Lecco, capofila per la gestione dei minori stranieri non accompagnati per tutti i comuni della provincia, denuncia una situazione sempre più critica legata ai mancati rimborsi da parte del Ministero dell’Interno.

“La prassi – spiega l’assessore al Welfare Emanuele Manzoni – è che il Ministero coinvolga i Comuni nella gestione quotidiana dell’accoglienza dei minori stranieri non accompagnati che include pernottamento, vitto e percorsi di integrazione sociale. I comuni anticipano le risorse e ricevono successivamente dal fondo ministeriale il rimborso trimestrale, fino a un massimo di 100 euro al giorno per minore. Noi non abbiamo mai superato quel tetto. Abbiamo sempre creduto nell’integrazione di prossimità, coinvolgendo famiglie affidatarie e reti locali”.
Tutto è cambiato lo scorso 28 maggio 2025, quando una circolare del Ministero dell’Interno ha comunicato che le risorse stanziate nella legge di bilancio non sono sufficienti a coprire tutte le richieste. “Non solo – spiega Manzoni – l’altra cattiva notizia è stata l’istituzione della regola del “chi prima arriva meglio alloggia”, cioè i comuni che inviano per primi la rendicontazione ricevono i rimborsi, gli altri invece restano in attesa”.
I comuni hanno reagito subito tramite ANCI (Associazione Nazionale Comuni Italiani), ricordando che la gestione dei minori non accompagnati è una competenza ministeriale e che i comuni operano in un’ottica di sussidiarietà. “Se però le spese non vengono rimborsate – sottolinea Manzoni – diventa impossibile sostenere un’accoglienza di qualità”.
Il Comune di Lecco attende ancora 540 mila euro relativi al 2024. Per il primo trimestre 2025, a fronte di una rendicontazione di 328 mila euro, sono arrivati solo 114 mila (circa il 35%), ne mancano all’appello altri 214 mila euro. Complessivamente, tra il 2024 e il primo trimestre 2025, i mancati trasferimenti ammontano a 750 mila euro. Entro fine anno la cifra rischia di raddoppiare, raggiungendo un buco complessivo di 1,4 milioni di euro.
“È inspiegabile – commenta l’assessore – che il governo non prenda coscienza di questa situazione. Parliamo di minori vulnerabili, inseriti in progetti educativi e sociali, ospitati in strutture di qualità. Servizi, anzi, diritti, che dobbiamo riuscire a garantire. Così inoltre si rischia di creare una competizione tra comuni per accaparrarsi i rimborsi e di lasciare scoperte spese fondamentali”.
Negli ultimi anni i numeri dell’accoglienza di minori stranieri non accompagnati sono aumentati in maniera significativa: nel 2022 sono stati 41 i nuovi arrivi (54 in totale i minori gestiti), nel 2023 51 (82 in totale i minori gestiti) e lo scorso anno, 2024, 90 nuovi arrivi (130 minori gestiti). Si tratta di giovani tra i 14 e i 17 anni, provenienti principalmente dal Nord Africa (Egitto, Marocco, Guinea, Gambia) e dall’Afghanistan.
A fine giugno gli assessori al Welfare dei comuni lombardi hanno inviato una nota congiunta al Ministero, chiedendo che nella prossima legge di bilancio vengano stanziate risorse adeguate. “È assurdo – conclude Manzoni – che, di fronte a un fenomeno in crescita, non solo non si siano confermati i fondi degli anni scorsi, ma addirittura siano stati ridotti. Così non possiamo andare avanti”.

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