Non è un martedì da leoni per il Lecco: 0-0 con rimpianti

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LECCO – Se non è domenica, non si vince. Il Lecco infila il terzo 0 a 0 consecutivo in un anonimo martedì invernale, consentendo al Fersina di portare via un punto dal “Rigamonti-Ceppi”. Solo alla Pergolettese era riuscito di meglio, in un mercoledì di inizio campionato. Il che significa che il Lecco non è squadra da Champions League: è opportuno che giochi solo di domenica.
Poco ritmo, poca energia e un po’ di ansia da prestazione hanno prodotto una partita nervosa e interrotta troppe volte per essere piacevole. Di buono c’è solo che la porta di Frigerio è inviolata da un mese. Per il resto, ci sono da ricaricare forze fisiche e mentali in vista del girone di ritorno. Prima, però, c’è da dimostrare a Sant’Angelo che il Lecco sa ancora vincere. Si giocherà in trasferta, per di più di sabato, ma i blucelesti sono chiamati, francamente, ad infischiarsene.
Si poteva e si doveva vincere contro il Fersina dell’ex Michele Ischia, espulso nel quarto d’ora finale per doppia ammonizione. Si poteva e si doveva finalizzare meglio. Perché le occasioni non sono mancate. Persino all’ultimo secondo, Chessa ha costretto Stefania a volare all’incrocio per evitare il gol del successo bluceleste: il portiere trentino ci è arrivato. Dopodiché, ogni speranza di centrare la vittoria si è infranta sul fischio finale, che ha negato anche il corner.
Per la verità, i presupposti per lo 0 a 0 si sono creati nel primo tempo, in cui il Lecco è apparso troppo spento rispetto alla norma e poco incisivo, nonostante il palo pieno colpito da Romeo dopo una pregevole azione. Nella ripresa, la musica è cambiata, ma la crescente pressione sulla retroguardia ospite non ha prodotto i risultati sperati. Castagna, Mignanelli, uno strepitoso contropiede di Aldegani, Chessa…  nemmeno un rigore stellare su Sarao e un altro probabile su Nicola Rota sono riusciti a mutare il corso degli eventi. Non sono state le uniche decisioni discutibili dell’incontro, ma non ci aggrappiamo a questa considerazione. E’ ammissibile che il Lecco non vinca tutte le partite al “Rigamonti-Ceppi”. E’ ammissibile che l’avversario faccia di tutto per perdere tempo. E’ ammissibile che si sbagli davanti alla porta. E’ ammissibile che il direttore di gara sia stonato. Ma è soprattutto doveroso che si affrontino le 20 partite restanti del campionato con fiducia. Il Lecco la merita, anche quando non vince.

LECCO (4-3-1-2): Frigerio 6,5; Redaelli 5 (35′st Nicola Rota ng), Uggè 6, Rudi 6,5, Mignanelli 5,5; Romeo 6 (22’st Aldegani 6,5), Di Ceglie 5,5, Mauri 6; Chessa 6; Castagna 5,5, Sarao 6 (35′st Andrea Rota ng). A disp.: Facheris,  Asti Brun, Bonacina, Gritti.
FERSINA (4-5-1): Stefania 7; Crinelli 6 (20′st Lleshi 6), Ischia 5,5, Tobanelli 6, Micheli 5; Panizza 5,5 (41′pt Mammetti 6,5), Pancheri 6, Fabio Bazzanella 6, Marchione 6, Fiorazzo 5,5; Cicuttini 5,5 (36′st Matteo Bazzanella ng). A disp.: Bertacco, Ciurletti, Donati, Rizzola. All.: Cortese.
ARBITRO: Salvatore Bertolino di Trapani.

NOTE: Ammoniti: Sarao, Redaelli, Nicola Rota (L), Bazzanella, Ischia, Stefania, Micheli, Tobanelli, Mammetti (F). Espulso Ischia (F) per doppia ammonizione al 33’st. Angoli: 4-3. Spettatori: 532.

I RISULTATI DELLA DICIOTTESIMA GIORNATA (recupero)
Castellana – Caravaggio 2-1
MapelloBonate – Olginatese 2-3
Mezzocorona – AlzanoCene (domani)
Pontisola – Voghera 1-0
Pro Sesto – Caronnese 0-0
Seregno – Pergolettese 1-2
Trento – A. Montichiari 0-2
A. Seriate – St. Georgen (30 dicembre)
Darfo – Sant’Angelo (29 dicembre)

CLASSIFICA
Pontisola 40, Caronnese 38, Pergolettese 37, Voghera 35, Olginatese 32, Lecco (-3) 27, Castellana 26, Caravaggio 26, MapelloBonate 24, A. Montichiari 23, Seregno 22, A. Seriate 21, St. Georgen 19, Pro Sesto 19, Fersina 19, AlzanoCene 18, Darfo Boario (-1) 14, Mezzocorona 13, Sant’Angelo 12, Trento (-1) 10.