Ampia partecipazione all’evento organizzato dalla Provincia di Lecco al Palataurus
Il Ministro alla Pubblica Amministrazione, nel suo intervento, si è rivolto ai giovani
LECCO – Lavorare nella Pubblica Amministrazione per avere un’opportunità concreta di valorizzazione delle competenze, di formazione e di crescita nella carriera. Questo il messaggio lanciato questa mattina durante il Job Day PA promosso al Palataurus dalla Provincia di Lecco in occasione del suo 30° anniversario. Una grande vetrina per il mondo della Pubblica Amministrazione, la prima iniziativa a livello nazionale di incontro domanda-offerta interamente dedicata alla PA, per far conoscere da vicino le opportunità, le professionalità e i percorsi di accesso al settore pubblico.
Attraverso stand informativi accessibili al pubblico dalle 9.30 alle 13.00 gli enti partecipanti (Comuni, Enti locali, Amministrazioni periferiche dello Stato, Esercito e Forze dell’Ordine) hanno illustrato le loro attività, servizi, funzioni e opportunità professionali legati al proprio ambito di competenza. La mattinata ha visto la presenza anche del Ministro alla PA Paolo Zangrillo.

Durante i saluti istituzionali la presidente della Provincia di Lecco Alessandra Hofmann, ha sottolineato come il Job Day PA rappresenti “una giornata veramente importante per la provincia”, un’occasione per mostrare ai cittadini – e in particolare ai giovani – le possibilità concrete offerte dal settore pubblico”.

Mauro Piazza, sottosegretario regionale, ha ribadito come la Provincia di Lecco sia spesso ai primi posti a livello nazionale nella gestione dei Centri per l’impiego: “La PA oggi si mette in mostra, incontra il mondo della formazione e del lavoro. Servono nuove forze e professionalità, perché senza una macchina amministrativa funzionante e competente difficilmente possiamo realizzare ciò che promettiamo ai cittadini”.

A portare un saluto anche il sindaco di Lecco, Mauro Gattinoni che ha ricordato come il Comune capoluogo conti circa 300 dipendenti che svolgono 83 funzioni diverse: “È difficile trovare un’azienda privata con una simile varietà. Vogliamo costruire percorsi di crescita e carriera, ma serve un impianto normativo chiaro e completo”.

Dal mondo della scuola, Adamo Castelnuovo, provveditore scolastico provinciale, ha insistito sull’importanza di offrire ai giovani un’“amministrazione di senso”, capace di migliorare le competenze organizzative e dare risposte concrete. Ha inoltre ricordato le sperimentazioni avviate a livello provinciale in collaborazione con gli enti del welfare.

Un focus particolare è stato riservato al tema dell’innovazione. Alessio Butti, Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio con delega all’Innovazione, ha rimarcato come la digitalizzazione della PA sia prioritario e non significhi solo trasferire moduli online, ma avviare un vero e proprio cambiamento culturale: “Stiamo passando da un’amministrazione basata sul documento a una basata sull’evento”.
Butti ha citato alcuni risultati concreti: la Piattaforma Nazionale Digitale Dati (PDND), che ha già permesso 770 milioni di scambi di dati tra enti in due anni, evitando la duplicazione di certificati; il wallet europeo per i giovani, già in fase avanzata; e il rafforzamento della carta d’identità elettronica, destinata a diventare il punto di riferimento unico per l’identità digitale.

La mattinata come detto ha visto la presenza del Ministro per la Pubblica Amministrazione Paolo Zangrillo che nel suo lungo intervento si è rivolto proprio ai giovani: “Oggi non possiamo e non dobbiamo più pensare al lavoro nella Pubblica Amministrazione come ad un ‘ripiego’ per avere il posto fisso e la tranquillità lavorativa. Le cose sono cambiate. Ai giovani dico perché lavorare nel pubblico? Perché è un servizio alla comunità”.
Il Ministro ha menzionato alcuni dei pilastri su cui il Governo sta improntando la rivoluzione della PA, a partire dal ‘reclutamento’: “A fine 2021 il tempo medio di durata dell’iter dei concorsi pubblici per l’assunzione era di più di due anni, siamo riusciti a ridurlo a 4-5 mesi. Vorremmo riuscire a fare di meglio, ci stiamo lavorando”. Anche la formazione gioca un ruolo fondamentale: “Quando sono diventato Ministro ho appreso con sconcerto che le ore di formazione all’anno per gli impiegati della PA erano 6. Le abbiamo portate a 36, è ancora poco per stare al passo con i tempi che cambiano velocemente, dobbiamo fare di più”. Il Ministro ha poi ricordato come oggi i giovani non cerchino un lavoro ma il lavoro: un lavoro che possa realizzarli, che garantisca la conciliazione con la propria vita e che possa farli crescere in competenze. In quest’ottica si inserisce il Disegno di Legge ‘Merito’, varato dall’attuale Governo: “Quelle elencate sono opportunità che anche lavorare nella Pubblica Amministrazione può e deve dare a giovani motivati, che vogliano mettersi in gioco, perché sono loro a doverci dire da che parte andare e per loro in particolare la Pubblica Amministrazione deve essere attrattiva e premiare il merito”. Infine, l’appello allo studio. “Studiate, non solo per sapere ma per fare sì che quel sapere diventi sapere fare e soprattutto sapere essere”.
La mattinata si è conclusa con la visita del Ministro agli stand del Job Day PA e un workshop tematico dedicato all’orientamento verso le carriere nella pubblica amministrazione, dove sono state illustrate le modalità di accesso, con particolare attenzione alle procedure concorsuali, i canali ufficiali di ricerca delle selezioni pubbliche e i percorsi di carriera e le opportunità di crescita professionale nel settore pubblico.



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