
Blitz della Polizia di Stato di Lecco il 2 ottobre: nove misure cautelari, quattro indagati ancora ricercati
Smantellati due gruppi attivi tra Molteno e Nibionno. Oltre 10mila dosi vendute per 300mila euro. Il procuratore Basso: “Mai abbasseremo la guardia”
LECCO – La Polizia di Stato di Lecco ha eseguito un’importante operazione antidroga denominata “Mazzacavallo”, culminata con l’arresto di cinque persone – tutti cittadini marocchini irregolari sul territorio nazionale, di età compresa tra il 1989 e il 2001 – e l’emissione complessiva di nove misure cautelari in carcere.
L’intervento, condotto dalla Squadra Mobile lecchese su disposizione del Tribunale di Lecco, ha smantellato due distinti gruppi dediti allo spaccio di sostanze stupefacenti — in particolare cocaina, eroina e hashish — attivi nelle aree boschive a ridosso della Statale 36 tra Molteno, Garbagnate Monastero, Nibionno, Costa Masnaga, Bulciago e Sirtori.
Le indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica di Lecco, hanno preso avvio da un episodio avvenuto il 28 febbraio 2024, quando un cittadino marocchino rimase ferito da un fucile a pallini alle gambe dopo una lite legata a una compravendita di droga, nell’area boschiva limitrofa al comune di Garbagnate Monastero. Da quell’episodio gli investigatori hanno ricostruito un articolato sistema di spaccio, attivo fino al maggio 2025, che vedeva i clienti raggiungere i pusher all’interno delle zone boschive, dove avveniva un rapido scambio droga-denaro preceduto da contatti telefonici.
Secondo la Questura, il modus operandi dei gruppi era quello tipico dello spaccio nei boschi: gli acquirenti concordavano telefonicamente la quantità di droga e venivano poi accolti nel punto stabilito, dove il venditore si presentava solo con la dose concordata.

L’attività investigativa ha consentito di accertare che i due gruppi — denominati “del Lupo” e “Mazzacavallo”, quest’ultimo soprannome ‘ispirato’ da una zona del comune di Nibionno — abbiano ceduto oltre 10.000 dosi di stupefacenti nel periodo compreso tra il 2023 e il 2025, per un valore commerciale e un guadagno illecito superiore ai 300.000 euro.
Sulla base degli elementi raccolti tramite analisi dei tabulati telefonici, innumerevoli servizi di osservazione condotti dalla Sezione Narcotici e le testimonianza di circa 35 consumatori (tutti italiani) la Procura ha richiesto e ottenuto dal Giudice per le Indagini Preliminari nove misure cautelari in carcere. La complessa operazione di localizzazione e cattura dei destinatari, condotta nelle prime ore del 2 ottobre scorso con l’ausilio del Reparto Prevenzione Crimine, ha portato all’arresto di cinque indagati, di cui uno, denominato anch’esso ‘Lupo’, già in carcere e gli altri quattro trovati in alloggi di fortuna alcuni dei quali offerti dai consumatori, mentre sono tuttora in corso serrate ricerche per rintracciare gli altri quattro.
Il procuratore di Lecco Ezio Domenico Basso, durante la conferenza stampa di oggi, mercoledì, che si è svolta alla presenza del Questore Stefania Marrazzo e del Comandante della Squadra Mobile Simona De Luca, ha commentato: “L’operazione è comunque un segnale che mai la Polizia di Stato e l’autorità giudiziaria abbasseranno la guardia su questo fenomeno”, sottolineando inoltre la “preoccupante escalation di violenza e pericolosità in relazione a queste attività di spaccio” che spesso comprendono la disponibilità e (l’utilizzo) di armi, come appurato anche nelle recenti operazioni condotte in Alto Lago.
La Questura ha ribadito la costante attenzione delle forze dell’ordine al contrasto dello spaccio nelle aree boschive del territorio.

RADIO LECCOCITTÁ CONTINENTAL




































