“Patente a 17 anni? Un’occasione per responsabilizzare i giovani”

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Lorenzo Riva

Il presidente dell’Automobile Club Lecco Lorenzo Riva commenta le recenti novità approvate dall’Unione Europea in materia di sicurezza stradale

Ci sarà l’obbligo per il neopatentato di viaggiare per un anno accompagnato da un guidatore esperto: “La considero una lunga scuola guida per abituarsi a viaggiare in ogni condizione ed educarsi alla sicurezza stradale”

LECCO – La patente di guida a 17 anni? Una grande opportunità per i giovani di imparare a stare in strada. Ne è convinto Lorenzo Riva, presidente di Aci Lecco (Automobile Club), che commenta così le recenti novità approvate dall’Unione Europea in materia di sicurezza stradale. Le nuove direttive europee andranno a modificare le regole sulle patenti di guida, con impatti significativi per neopatentati, patente digitale e decisioni di ritiro della patente. Dopo la pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell’Unione europea, i Paesi membri avranno tre anni per recepire le nuove disposizioni nel diritto nazionale, più un ulteriore anno per prepararsi alla loro attuazione.

Patente a 17 anni: “Una lunga scuola guida”

Tra le novità più discusse figura la possibilità di conseguire la patente a 17 anni anziché a 18. “Non posso che vederla in senso positivo – commenta Riva – soprattutto considerando che ci sarà l’obbligo per il neopatentato di viaggiare per un anno accompagnato da un guidatore esperto: la considero una lunga scuola guida per abituarsi a viaggiare in ogni condizione”.

In Italia, del resto, esiste già la guida accompagnata, un sistema che consente ai minorenni di prendere confidenza con la guida in modo progressivo. I titolari di patente A1 di almeno 17 anni possono scegliere, con l’accordo dei genitori, fino a tre accompagnatori e iniziare a guidare con loro fino al raggiungimento della maggiore età, quando potranno procedere con la normale richiesta del Foglio Rosa.

“Per me la possibilità di anticipare di un anno il conseguimento della patente contribuirà a responsabilizzare prima i nuovi guidatori – continua Riva –. Diciassettenni è l’età in cui cominciare a prendersi delle responsabilità e la guida è una grande responsabilità. Come Aci promuoviamo percorsi di educazione stradale nelle scuole del territorio, anche primarie: questo per insegnare sin da subito ai bambini cosa vuol dire stare attenti quando si va in strada, che sia a piedi, in bici, in motorino o in automobile. Sarebbe bello che ci fosse un obbligo, almeno nelle scuole superiori, per percorsi di questo tipo, per sensibilizzare il più possibile e rendere sempre più sicure le nostre strade, in città e fuori”.

Quiz per la patente più attento alla sicurezza e alle nuove forme di mobilità

Le nuove norme introdurranno anche modifiche all’esame di guida, con quiz aggiornati che comprenderanno domande sui rischi di distrazione (ad esempio legati all’uso del cellulare) e più attenzione alla sicurezza stradale in senso ampio. “Oggi in strada ci sono mezzi e situazioni diversissime rispetto ad anni fa – spiega Riva –. Molte più auto, la presenza della micromobilità elettrica (monopattini, e-bike, ecc.): è giusto che chi prende la patente abbia contezza di tutte le situazioni e un occhio di riguardo verso gli utenti più vulnerabili della strada, pedoni, bambini, ciclisti in primo piano”.

Rinnovo patente per gli over 65: “Servono controlli più rigorosi”

Infine, un capitolo importante riguarda anche le nuove norme per il rinnovo della patente dei conducenti anziani, in particolare oltre i 65 anni. “Rientro nella categoria – ha ricordato sorridendo Riva – e sono d’accordissimo: non basta una semplice visita medica per rinnovare la patente ad una certa età, ma servirebbero controlli più puntuali e anche severi, come ad esempio una prova pratica. Visto che la vita si sta, fortunatamente, allungando sempre di più, è importante che chi possa continuare a guidare sia davvero in grado di farlo con lucidità e responsabilità”.