Canottieri Lecco, Cariboni si dimette, con lui altri cinque: decade il consiglio direttivo

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Marco Cariboni

Le parole di Cariboni: “Tensioni insanabili in alcune sezioni sportive”

Mercoledì sera si raduna il direttivo per prendere atto della situazione, 60 giorni di tempo per convocare l’assemblea

LECCO – Scossone all’interno della Società Canottieri Lecco. Il presidente Marco Cariboni, alla guida del sodalizio da oramai 40 anni, ha dato le dimissioni seguito da cinque membri del consiglio direttivo. La decisione è arrivata, come riferito, “in seguito a mesi di tensioni, principalmente nelle sezioni nuoto e canoa/canottaggio, tra i consiglieri responsabili e i tecnici”.

Cariboni non ha voluto entrare nel merito dei malumori, limitandosi solo a definirli “di difficile gestione”. E ha fatto una premessa: “Il presidente non viene eletto direttamente dall’Assemblea, ma dal consiglio nominato dall’Assemblea che a sua volta nomina poi il presidente, quindi possiamo dire che le sorti del presidente, in entrata e in uscita dall’incarico, dipendono dal consiglio direttivo. Da che la Canottieri esiste, 130 anni, il consiglio ha sempre favorito alla presidenza il candidato che ha ottenuto il maggiore numero di voti”.

Del consiglio fanno parte 9 membri: il presidente e 8 consiglieri di cui 4 rappresentanti delle diverse sezioni sportive della società: canoa/canottaggio, nuovo, vela e tennis. E proprio nelle due sezioni predominanti della Canottieri sarebbero avvenute le tensioni insanabili che hanno portato Cariboni a rassegnare le dimissioni. Con lui, cinque consiglieri, circostanza che, da statuto, ha fatto decadere il consiglio direttivo.

Cosa succede ora? “Ho convocato per domani sera, mercoledì 29 ottobre, il direttivo per prendere atto della situazione, all’ordine del giorno due punti, le dimissioni dei consiglieri e la fissazione della nuova assemblea elettiva, in anticipo di due anni sulla scadenza del mandato” ha spiegato Cariboni. La nuova assemblea dovrà svolgersi entro 60 giorni, salvo colpi di scena (ad esempio, l’eventuale ripensamento dei consiglieri dimissionari che potrebbe salvare il direttivo).

Cariboni sembra però deciso a lasciare il posto da presidente a qualcun altro: “E’ vero che sono qui dal 1975 – ha commentato – e le assemblee mi hanno sempre sostenuto con il 70-80% dei voti, potrei ricandidarmi ma non lo farò. Ho 80 anni e da 40 mi dedico alla Canottieri, ho sacrificato ben più del mio tempo libero. Spero di trovare qualcuno che abbia voglia di fare quello che ho fatto io per la società” ha concluso.