Teleriscaldamento, alla raccolta firme contro la centrale al Caleotto anche…il presidente di Acinque Energia

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In piedi (secondo da destra) Stefano Simonetti, presidente di Acinque Energia Srl

Anche Stefano Simonetti in piazza sabato per l’iniziativa della Lega contro la centrale termica del Caleotto: una presenza che non è passata inosservata

“Ho partecipato solo come militante per contribuire all’allestimento del gazebo”

LECCO – Non è passata inosservata la presenza di Stefano Simonetti alla raccolta firme promossa sabato scorso dalla Lega contro la realizzazione della centrale termica del Caleotto, parte del progetto di teleriscaldamento cittadino.

Una partecipazione che ha sollevato più di una perplessità, con diverse voci che hanno sottolineato la natura “stonata” della sua presenza in piazza. Simonetti (in quota Lega), infatti, è presidente di Acinque Energia Srl, società del Gruppo Acinque, di cui fa parte anche Acinque Energy Greenway Srl — partecipata al 70% da Acinque Tecnologie e al 30% da Silea Spa — incaricata proprio della progettazione e gestione del teleriscaldamento a Lecco, Malgrate e Valmadrera (che include anche l’intervento – il cosiddetto ‘polo di calore’ presso il Caleotto – che la petizione del partito intende fermare, ndr).

Un cortocircuito politico non da poco, considerando che la Lega governa sia la Provincia di Lecco – ente competente per l’autorizzazione unica della centrale – sia la Regione Lombardia, che ha già dato il via libera all’opera.

Contattato per chiarimenti, Simonetti ha precisato di aver partecipato “solo come militante, per contribuire all’allestimento del gazebo”, senza prendere parte al volantinaggio o alla raccolta firme.

Resta dunque il dubbio sull’opportunità di quella presenza, in una vicenda che intreccia ruoli istituzionali, appartenenze politiche e interessi pubblici, mentre il dibattito sul teleriscaldamento continua a dividere la città.