Il Comune vuole acquistare la presunta Casa di Lucia in via Caldone: ospiterà un museo?
L’ultima variazione dell’anno approvata in Consiglio. Opposizione critica sul fondo contenziosi: “Al Comune costa la litigiosità di questa Giunta”
LECCO – E’ stata approvata non senza polemiche la variazione di bilancio, l’ultima del 2025, discussa lunedì sera in Consiglio Comunale.
Come illustrato dall’Assessore al Bilancio Roberto Pietrobelli, tra le maggiori entrate figurano 80 mila euro derivanti dai proventi cimiteriali e 201 mila euro di contributi statali destinati a sostenere la spesa del Comune per i minori sottoposti ad autorità giudiziaria. Le risorse aggiuntive serviranno in particolare per incrementare il fondo contenziosi per rischi di soccombenza, che passa da 221 mila a 458 mila euro, con un incremento complessivo di 230 mila euro.
Per quanto riguarda invece le variazioni in conto capitale, il bilancio include l’utilizzo di 189 mila euro di avanzo di amministrazione, 50 mila euro di proventi da concessioni edilizie e 249 mila euro di risparmi derivanti da interventi di manutenzione straordinaria del verde, che verranno impiegati per finanziare la perizia di variante da 170 mila euro per il progetto del waterfront, la terza fatta sul lungolago e che servirà per consolidare il muro e i gradoni in zona Malpensata.
Altri 190 mila euro verranno invece impiegati sempre nel lungolago per la piantumazione delle aiuole e la cura del verde nel tratto di Riva Martiri delle Foibe. Un impegno di spesa che ha suscitato la perplessità della minoranza: “190 mila euro per piantumare un chilometro di lungolago è un investimento che ricadrà inevitabilmente sulla futura amministrazione, il verde necessita di manutenzione costante come sappiamo” il commento di Filippo Boscagli (FdI).
A queste risorse si aggiungono 86 mila euro per la manutenzione straordinaria dei fabbricati comunali e 100 mila euro per l’asilo nido di via Timavo a Bonacina, accantonamento prudenziale necessario per consentire la riassegnazione dei lavori a una nuova impresa. “In questo momento – ha spiegato Pietrobelli – stiamo quantificando il costo dei lavori ancora da eseguire e i possibili interventi di sistemazione su quelli già realizzati, rapportandoli alle risorse a disposizione dell’ente e alle eventuali penali derivanti dall’interruzione del contratto con l’impresa precedente. I maggiori costi ipotizzati si aggirano attorno ai 100 mila euro, cifra che abbiamo deciso di stanziare in via prudenziale”.
Tra gli altri interventi previsti figurano 40 mila euro per l’acquisto della storica “Casa di Lucia”, nell’ambito del progetto di valorizzazione dei luoghi manzoniani, e 84 mila euro di spese di progettazione destinate allo svincolo del Bione e alla nuova sede comunale. Tante le domande e curiosità sull’acquisto della presunta Casa di Lucia in via Caldone: “I proprietari sarebbero d’accordo a vendere l’edificio, una storica corte lombarda, al Comune per un importo di 40 mila euro – ha confermato il sindaco Mauro Gattinoni – chiaramente l’investimento esclude il progetto di ristrutturazione il cui importo ad ora è puramente una stima”. La destinazione ipotizzata è culturale: “Pensiamo potrà avere una funzionalità museale, ancora da concordare, nell’ambito di valorizzazione dei luoghi manzoniani”.
Come detto, non sono mancate le polemiche da parte dell’opposizione che ha votato contro: “Siamo arrivati all’ultima variazione dell’anno, finalmente dico, perché non c’è stato consiglio comunale senza variazione all’ordine del giorno – ha detto Corrado Valsecchi (Appello per Lecco) – esprimo perplessità sul corposo investimento per aumentare il fondo contenzioni, a memoria storica una cifra simile non si era mai vista. Acquistare la Casa di Lucia ha senso se si sa già cosa farne, altrimenti non ne vedo il senso”. Lorella Cesana (Lecco Ideale), ha aggiunto: “A costare al Comune è la litigiosità di questa Giunta per la quale alla fine siamo costretti a togliere ai cittadini. Sono molto preoccupata”.

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