Tempo di lettura: 5 minuti

RUBRICA – Abbiamo imparato credere che le cose che ci sono accadute nella vita lascino un segno indelebile, condizionando tutto quello che viene dopo.

Questa convinzione la ritrovo nelle frasi che ascolto quasi ogni giorno nel mio lavoro: “il mio matrimonio è fallito, e sono sicura che questo sia dovuto alla mia infanzia, al fatto di essere cresciuta senza un padre, con una famiglia incasinata.”, oppure “gli attacchi di panico non mi lasciano tregua, da quando ho subito violenze dal mio compagno.”, “so perchè sono insicura nelle mie relazioni, ho paura dell’abbandono a causa del lutto che ho vissuto a dieci anni, quando ho perso la nonna che mi ha cresciuta”.

In tutte queste affermazioni è contenuta un’idea: che le ferite del passato determinino il nostro presente, ne siano la causa e la spiegazione.

Questa visione delle cose però, oltre ad essere errata e arbitraria, crea una palude mentale che cronicizza la sofferenza e la alimenta di continuo.

Ciascuno individuo vive dell’esperienze dolorose, che generano una ferita interiore, ma questa ferita tende per sua natura ad evolvere, a rimarginarsi e a guarire.

Continuare a parlare dei propri traumi, continuare a usarli come spiegazione di tutto quello che non va nella nostra vita o in noi, invece, impedisce questo processo di guarigione e tiene aperta la ferita.

Quello di cui abbiamo bisogno più che mai, è di trovare un modo nuovo per stare con noi stessi e con le nostre ferite, un modo che ci permetta di superarle e attraversarle e non di rimanere impantanati in esse.

Guardiamo il corpo: quando ci procuriamo una ferita, un taglio, esce il sangue, sentiamo un dolore acuto, ma poi il corpo mette in campo una serie di processi che mirano a rimarginare la ferita. In questo processo si forma la crosta e gradualmente una nuova pelle, resta una cicatrice, certo, ma il dolore acuto della ferita scompare. Anche nella psiche spontaneamente si mettono in moto dei processi di guarigione, ma il nostro modo di pensare, di parlare e di vedere le cose, rischia di interferire negativamente con questo processo. Parlare delle nostre ferite in continuazione e usarle come spiegazione dei nostri problemi, è esattamente come grattare via la crosta che si sta formando, tenendo costantemente aperta la ferita e il dolore.

Allora come fare per lasciarci alle spalle i traumi e favorire la nostra guarigione?

Prima di tutto dobbiamo accorgerci di queste trappole della mente, riconoscerle e allenarci ad evitarle, ricordandoci che:

–        Continuare a parlare del trauma, di una violenza, di un grave lutto, di un incidente o una malattia, di un abbandono o di una perdita, non ci dà nessuna via di uscita.

–        Usare quei traumi come spiegazione per il presente, ci tiene ancorati al passato e ci impedisce di cogliere quello che sta accadendo, così com’è, slegato alla nostra storia.

–        Credere che quelle ferite lascino uno strascico permanente, ci condanna alla sofferenza, perché quello che la nostra mente crede definisce la nostra realtà.

Abbiamo bisogno di abbandonare queste abitudini per svilupparne di nuove più vicine ai codici della psiche, quella parte di noi profonda e saggia che sa condurci oltre ogni ferita.

Quando stiamo male allora la prima cosa che dobbiamo fare è percepire quello che ci sta accadendo, ma slegandolo dalle spiegazioni: non “sto male perchè…” ma “sto male.” Percepisco il mio dolore, la mia rabbia, la mia paura, la mia ansia o qualsiasi altro disagio, staccandolo dalle spiegazioni e dai nessi causa-effetto.

Percepire è il primo passo verso la guarigione! Percepire è accogliere, senza commento quello che si sta manifestando in me; così facendo incontro quelle emozioni e quelle sensazioni che sono venute a trovarmi e che hanno una funzione da svolgere.

Quando percepisco, quando non mi sforzo di mandare via quello che mi abita, quando accolgo il mio disagio, immediatamente getto le basi perchè quel disagio si sciolga, Jung lo sottolinea a più riprese: “Non si può mutare nulla che non sia stato accettato. Il rifiuto opprime, non libera”.

Nell’atto di percepire e accogliere, lasciando ai margini il passato, ci possiamo anche accorgere che la sofferenza o i disagi non sono costanti: essi non sono sempre presenti, e nemmeno sempre uguali, anche in mezzo alla più profonda ferita emerge sempre altro.

Marta Monciotti
Dottoressa Marta Monciotti Psicoterapeuta

Ecco che cosa non dobbiamo mai dimenticare: dentro di noi c’è sempre altro, solo che a volte non ce ne accorgiamo presi come siamo dai nostri disagi e dalle cose che crediamo sbagliate della nostra vita e di noi stessi.

Nessuna esistenza è perfetta, ciascuno ha la propria ferita, ma se non vogliamo far sì che quella ferita diventi il nostro destino, abbiamo bisogno di recuperare uno sguardo pulito su noi stessi e sulle cose, uno sguardo che ci liberi dal passato e ci apra al nuovo.

Dott.sa Marta Monciotti – psicoterapeuta
Riceve presso
In Salus – Centro Medico Polispecialistico
Lecco – Corso Carlo Alberto 17/A
Tel. 0341 367512


ARTICOLI PRECEDENTI

17 Gennaio – A tu per tu con la Salute. Da lunedì dieta

2021

06 Dicembre – A tu per tu con la Salute. Dieta durante le feste? Poche rinunce e tanta convivialità

19 Novembre – A tu per tu con la Salute. La malattia venosa cronica

9 Novembre – A tu per tu con la Salute. Il carcinoma mammario: l’importanza della prevenzione

20 Ottobre – A tu per tu con la Salute. Quando il cuore fa male: infarto del miocardio

28 Settembre – A tu per tu con la Salute. Endometriosi: sintomatologia, diagnosi e cura

20 Settembre – A tu per tu con la Salute. Mal di schiena: cause principali e come curarsi

06 Settembre – A tu per tu con la Salute. Dolore al ginocchio: capire le cause e la giusta terapia

20 Luglio – A tu per tu con la salute. La menopausa è la fine della sessualità?

07 Luglio – A tu per tu con la Salute. Cibo spazzatura: il rischio non è solo l’obesità

21 Giugno – A tu per tu con la salute. Obesità: il dolore nascosto nei chili di troppo

4 Giugno – A tu per tu con la Salute. Che cos’è l’ipoacusia e come si cura

20 Maggio – A tu per tu con la Salute. Udito, il senso “social” da salvaguardare

20 Aprile – A tu per tu con la salute. Dolore alla spalla: sintomi, cause e rimedi

8 Aprile – A tu per tu con la salute. Allergie nei bambini: ecco il test più veloce ed economico