LECCO – Medaglia d’argento per le province di Como e Lecco che custodiscono un tesoro di 7 Parchi Regionali: Spina Verde e Pineta di Appiano Gentile nel comasco, Grigna Settentrionale, Monte Barro, Montevecchia e Valle del Curone nel lecchese, cui si sommano i due a scavalco tra più province, quello dell’Adda Nord e quello della Valle del Lambro per una superficie complessiva di oltre 130 chilometri quadrati.
È quanto emerge da un’analisi di Coldiretti Como Lecco a seguito dell’approvazione, da parte del Senato, della legge di riforma in materia di parchi che rappresenta una tappa fondamentale per restituire ruolo e reputazione ad organismi in grado di promuovere progetti innovativi basati sulla collaborazione tra imprese e luoghi in vista di uno sviluppo locale sostenibile.
“Particolare valore – sottolinea il Presidente della Coldiretti Como Lecco Fortunato Trezzi – è da riconoscere alla partecipazione degli agricoltori nei consigli di gestione delle aree protette in vista di superare la marginalità e integrare i parchi nel complessivo sistema istituzionale garantendo il necessario consenso sociale. Soprattutto si afferma l’orgoglio di vivere nei parchi da parte degli agricoltori residenti nella convinzione, fatta propria dalla proposta di legge, che solo un’agricoltura che produce fa bene all’ambiente”.
In Lombardia, prosegue Coldiretti, più del 22% del territorio è racchiuso in aree protette: un Parco Nazionale, quello dello Stelvio, 24 Parchi Regionali, 67 Riserve Naturali, 30 Monumenti Naturali e 85 Parchi Locali di Interesse Sovracomunale che complessivamente coprono una superficie di oltre 5.400 chilometri quadrati, come l’intera regione Liguria. Il 30% dei parchi lombardi sono a Como e Lecco.
“Finalmente, trascorsi 25 anni dall’originario testo i parchi – conclude Trezzi – hanno anche una precisa missione di scopo: quella di diventare laboratori di sviluppo della multifunzionalità agricola e di rendere protagoniste le collettività residenti”. Alcune ulteriori correzioni ad un testo comunque aggiornato alle sfide più complesse della tutela del suolo e del paesaggio potranno essere ora presentate e discusse – conclude la Coldiretti – nel dibattito che si aprirà alla Camera nell’aspettativa di una veloce e definitiva approvazione.